A Capodanno torna la tradizionale fiaccolata del Lussari: la più lunga delle Alpi Giulie, 250 torce che si accendono insieme.
Duecentocinquanta torce, tante fiammelle, nella speranza che quello che sta per iniziare possa essere un anno da ricordare: torna la magia della fiaccolata del Lussari, la più lunga delle Alpi Giulie, organizzata dall’Unione Sportiva Camporosso. Una tradizione che puntualmente si ripete alle ore 18 di ogni 1 gennaio da ormai 53 anni, si ripete con ogni condizione di tempo e di neve, lungo la pista “Di Prampero” a Camporosso.
Luminosa tradizione.
Un evento molto sentito che vanta ormai una lunghissima tradizione e la cui fama ha superato i confini nazionali richiamando gente anche da Austria e Slovenia. I mastri fiaccolatori – che da generazioni cercano il modo migliore per realizzare quel simbolo di pace, fratellanza e condivisione – sono al lavoro per terminare le ultime torce, le vere regine di questo evento unico nella nostra regione diventato un’immancabile tradizione capace di richiamare migliaia spettatori desiderosi di festeggiare al meglio l’arrivo del nuovo anno.
Rito beneaugurante.
Un evento nato quasi per caso a fine dicembre 1973 quando alcuni giovani camporossiani decisero che bisognava dare vita a un’iniziativa senza uguali. L’1 gennaio in cima al monte Lussari si ritrovarono in una ventina e, scendendo fiaccole in mano lungo una pista che era solo la lontana parente di quella di oggi, lasciarono sbalorditi i valligiani e turisti. Da quel momento il fuoco con il suo calore e la sua luce benaugurante sono diventati il modo migliore per salutare il nuovo anno.
L’inserimento del rigoroso costume storico ha dato poi un ulteriore tocco alla manifestazione, rendendola talmente unica nel suo genere che in molti bramano di partecipare. Un onore che però non tutti possono vantare: per motivi di sicurezza i posti disponibili sono duecentocinquanta e vanno esauriti in breve tempo, cosa che costringe gli organizzatori dell’Unione Sportiva Camporosso a fare un’attenta selezione. Ambitissimo è anche il simbolo donato a ogni partecipante: un’icona – realizzata da artisti specializzati – diventata oggetto da collezione.
Fiaccole in festa.
Ma se la fiaccolata è tradizione, non va neppure dimenticata quella dei bambini che, dalle 16.30, illuminerà le vie di un paese animato da un caratteristico mercatino che vi accoglierà fin dalla tarda mattinata con una vasta offerta di prodotti montani enogastronomici e non solo. L’appuntamento dunque è per l’1 gennaio quando, al calar del sole, le fiaccole prenderanno lentamente vita dando il via ai festeggiamenti per l’arrivo di un nuovo anno che, senza fiaccolata del Lussari, non sarebbe lo stesso.





