Dagli ospedali in affanno all’ombra minacciosa della zona rossa, la risalita dei contagi in Fvg fa paura

Ospedali in affanno e ipotesi zona rossa in Fvg.

Contagi da coronavirus in continua risalita in Friuli Venezia Giulia e il sistema sanitario torna in affanno. E così, è necessario anche prendere alcune contromisure.

E mentre l’incremento delle positività, per quella che sembra ormai essere assodata come terza ondata, manda in crisi alcune strutture – ne è un esempio il Pronto Soccorso di Udine, ritornato sotto pressione – la Regione riorganizza gli ospedali. “A causa dell’andamento del contagio epidemiologico si è manifestata l’esigenza di dedicare un numero maggiore di posti letto per pazienti Covid positivi – sottolinea il vicegovernatore con delega alla salute del Fvg, Riccardo Riccardi -. Conseguentemente nei presidi ospedalieri dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale verranno sospese le seguenti attività: chirurgia a San Daniele del Friuli, oculistica a Palmanova e le attività programmate nelle ortopedie di Udine, Tolmezzo e Latisana con contestuale mantenimento nelle stesse sedi dell’attività traumatologica”. La riorganizzazione avrà effetto da domani, 8 marzo.

Intanto, all’orizzonte si stagliano minacciose nuove possibili restrizioni in Fvg. La proposta del Comitato tecnico scientifico di far scattare automaticamente la zona rossa in caso di superamento della soglia di 250 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti agita la nostra regione. Nella settimana dal 21 al 28 febbraio, la media in Fvg era di 236.2, ma già negli scorsi giorni il quadro è peggiorato soprattutto nelle ex province di Udine e Gorizia. Ciò potrebbe portare la regione a sforare quota 250, con l’arrivo della zona rossa. Il Fvg spera di scongiurare un altro lockdown, ma guarda avanti con preoccupazione.