Dopo il flop di Salvini, cresce il peso di Fedriga nella Lega

Lega sotto l’11 per cento, prende forza l’asse Fedriga-Zaia

Se il Pd “piange”, la Lega non ride: il Carroccio si è fermato attorno all’11 per cento di preferenze in Fvg, facendosi doppiare da Fratelli D’Italia. A livello nazionale, il dato è ancora peggiore, con il partito che non arriva al 9 per cento; a pesare, secondo le analisi, è soprattutto la perdita di voti nel Nord Est, storico bacino della compagine.

La leadership di Matteo Salvini, che già aveva scricchiolato nei mesi passati, viene messa quindi in discussione e l’asse dei Governatori del nord, che vede vicini Massimiliano Fedriga, Luca Zaia, Attilio Fontana e pure l’ex ministro Giancarlo Giorgetti, acquista forza. E che questo fronte abbia qualcosa da dire, lo dimostra il fatto che già ieri si è riunito in un vertice aperto ai soli presidenti, anticipando di fatto il consiglio federale che oggi si riunirà per analizzare il voto. “È innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente – ha commentato all’Ansa lo stesso Zaia -, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni”.

Non è un mistero, tra l’altro, che tra i papabili che si dice possano eventualmente raccogliere l’eredità del Capitano ci sia anche il nome del Governatore del Fvg, Fedriga. E’ piuttosto chiaro, ad esempio, l’europarlamentare della Lega Gianantonio Da Re, che sulla sua pagina facebook ha lasciato un messaggio inequivocabile: “Questa disfatta ha un nome e cognome: Matteo Salvini – ha scritto -. Dal Papeete in poi ha sbagliato tutto: ha nominato nelle segreterie delle persone che hanno solo ed esclusivamente salvaguardato il proprio sedere. Quindi, si dimetta!
Passi la mano a Massimiliano Fedriga e fissi in anticipo i congressi per la ricostruzione del partito”. Ora non resta che aspettare la resa dei conti interna al partito, per capire se e quale ruolo avrà il Governatore del Fvg.