In Friuli il tasso più basso di aspiranti insegnanti in rapporto alla popolazione.
Il Friuli Venezia Giulia si colloca all’ultimo posto tra le regioni italiane per interesse verso la professione docente, almeno in rapporto al numero di abitanti. È quanto emerge dal report “Diventare Docenti 2025” elaborato da AteneiOnline, che ha incrociato i dati ufficiali dell’ultimo concorso nazionale per la scuola secondaria con le richieste sui nuovi percorsi abilitanti.
Secondo l’analisi, mentre in regioni come Calabria, Puglia e Basilicata la propensione all’insegnamento sfiora lo 0,5% della popolazione, in Friuli Venezia Giulia ci si ferma a un modesto 0,21%, il valore più basso rilevato su scala nazionale.
L’analisi mostra da un lato che nelle regioni con più abitanti ci sono più candidature in termini assoluti (con Lombardia, Lazio e Campania in testa); dall’altro, che il rapporto tra numero di candidature e popolazione residente evidenzia una crescente disaffezione verso la carriera scolastica nelle aree settentrionali del Paese, Friuli compreso.
Cosa vogliono insegnare i friulani.
Nonostante il basso tasso di candidature, il Friuli Venezia Giulia presenta una distribuzione abbastanza omogenea nelle preferenze espresse dai candidati. Le discipline umanistiche restano centrali: il 16,3% delle domande riguarda l’insegnamento di Lettere, mentre le Lingue straniere raccolgono il 12,6%. Le Scienze motorie seguono da vicino con l’11,6%, segno di un interesse costante per l’educazione fisica.
Rilevante anche l’attenzione verso il sostegno scolastico nella scuola secondaria, che raggiunge il 10,4% delle preferenze, confermando una tendenza nazionale in crescita nel campo dell’inclusione. Sul fronte delle discipline tecnico-scientifiche, le scienze giuridico-economiche raggiungono un discreto 5,7%, mentre le candidature per insegnare Matematica e Scienze nelle scuole superiori si attestano al 4,7%.
Il paradosso evidenziato dal report è che, nonostante la cronica carenza di docenti nel sistema scolastico italiano – testimoniata dai 63.000 posti messi a bando negli ultimi 18 mesi – in regioni come il Friuli Venezia Giulia sono pochi quelli che vogliono salire in cattedra.