FVG, nuovi fondi per sicurezza e telecamere nei Comuni. Intanto Schengen rimane sospeso

Il ministro Piantedosi con il governatore Fedriga

Ulteriori fondi per la sicurezza in Fvg grazie ad un protocollo.

La Regione Friuli Venezia Giulia rafforza il proprio impegno sulla sicurezza con un pacchetto di fondi da otto milioni di euro, destinato a Prefetture e Comuni per potenziare la videosorveglianza, dotazioni tecnologiche e interventi straordinari a supporto delle Forze di Polizia.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, durante la firma del Protocollo d’intesa per la promozione della sicurezza integrata, insieme ai prefetti di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone e al presidente di Anci FVG, Dorino Favot, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“Questo protocollo testimonia il valore dell’alleanza istituzionale – ha detto Fedriga –.  Si tratta di un percorso che intende mettere a disposizione risorse regionali in settori che non rientrano direttamente nella nostra sfera di responsabilità, ma sui quali, in un’ottica di collaborazione, desideriamo contribuire. L’obiettivo è rafforzare la sicurezza, offrendo il nostro apporto nel pieno rispetto delle competenze di ciascun ente”.

Destinazione dei fondi

Nel dettaglio, il Protocollo punta a rendere più efficace l’azione sul territorio, con particolare attenzione al coordinamento tra Forze di Polizia e Polizie locali, all’uso delle nuove tecnologie per la videosorveglianza, alla prevenzione dei fenomeni criminali più diffusi e alla tutela della qualità della vita nelle aree urbane.

Una prima tranche, di quattro milioni, sarà destinata alle Prefetture – un milione ciascuna – per l’acquisto di attrezzature e per interventi straordinari a sostegno delle Forze di Polizia. Altri quattro milioni saranno riservati ai Comuni, per potenziare i sistemi di videosorveglianza e migliorare l’interconnessione delle sale operative.

Schengen al confine con la Slovenia

Nel corso della sua visita in Friuli Venezia Giulia, in occasione dell’inaugurazione della nuova Questura di Gorizia, A margine della conferenza, il ministro Piantedosi ha risposto a domande sul possibile ripristino del trattato di Schengen al confine con la Slovenia, sollecitazione avanzata anche dal sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna.

Non si tratta di una chiusura netta dei confini – ha detto il ministro -, ma di controlli e filtri che hanno prodotto effetti concreti senza determinare una vera chiusura. È un provvedimento adottato in tutta Europa e si è rivelato efficace. Vediamo. Quando le condizioni per cui è stata adottata questa decisione saranno superate dai fatti e dagli eventi lo faremo volentieri, ma intanto si sta rivelando un accorgimento, fatto d’accordo con gli sloveni e i croati, non privo di effetti molto importanti”.