Vigilanza privata agli eventi: le novità del 2026.
La sperimentazione della vigilanza privata introdotta quest’anno durante la Barcolana ha convinto la Regione, che ora punta a riproporla nel 2026 e ad ampliarne l’utilizzo anche agli appuntamenti più contenuti del territorio.
“Il servizio di vigilanza privata attivato quest’anno in via sperimentale ha dato risultati convincenti,” ha dichiarato l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti. “Per questo sarà riproposto nel 2026, con l’obiettivo di applicarlo non solo alle grandi manifestazioni della regione, ma anche a contesti più ridotti dove può comunque essere utile rafforzare le attività di controllo.”
Secondo Roberti, la presenza degli steward e delle guardie giurate durante la Barcolana ha avuto un impatto concreto: “L’iniziativa ha consentito di evitare grosse criticità in un’area ad altissima concentrazione di pubblico. Questo ha permesso alle Forze dell’ordine di non focalizzarsi in un unico punto della città, ma di distribuire l’attività di controllo in modo più omogeneo ed efficace.”
L’assessore ha sottolineato anche un altro aspetto: “La vigilanza privata è stata utile affinché molte situazioni potenzialmente pericolose, spesso causate da consumi eccessivi di alcolici, non degenerassero causando turbamento tra il pubblico e arrecando un danno d’immagine alla città e all’evento stesso.”
Il progetto – finanziato nel 2025 con 3 milioni di euro destinati alle Camere di commercio – offre ai pubblici esercizi la possibilità di servirsi di steward o guardie giurate per gestire le aree più frequentate. Si tratta di una delle misure incluse nel più ampio pacchetto sicurezza, che nella prossima legge di Stabilità arriverà a 37 milioni di euro.
Proposto da Fipe Trieste, il progetto è stato coordinato dalla Prefettura con il supporto delle Forze dell’ordine. Alla conferenza stampa erano presenti anche il prefetto Giuseppe Petronzi, il presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti e il presidente di Fipe Trieste Stefano Lonza.




