Nuovo codice del commercio e turismo: ecco le novità in Friuli Venezia Giulia

La seduta d'Aula sull'esame del ddl 61

Il nuovo codice del commercio e turismo.

Il ddl 61 approvato dal Consiglio regionale introduce il nuovo Codice del commercio e turismo, che modernizza e semplifica la normativa dei due settori, per la prima volta riunita in un unico testo di 143 articoli, circa un quarto di quelli che compongono le 14 leggi che hanno normato finora il Terziario. I regolamenti per i canali contributivi scendono da 29 a 7.

La legge ha una dotazione finanziaria di 134 milioni per il biennio 2026-27. Queste le principali novità previste dalla norma.

Le novità per il commercio.

MASTERPLAN DEL COMMERCIO. Entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge, verrà realizzata una mappatura delle superfici di vendita per pianificare i nuovi insediamenti. Il masterplan definirà anche le aree di indebolimento da rilanciare.

L’autorizzazione all’apertura di medie e grandi strutture, al di fuori dei centri urbani, arriverà da una Conferenza dei servizi regionale. Sempre nell’ambito dell’urbanistica commerciale, sarà più semplice aprire nuovi negozi nei centri cittadini. La Giunta regionale emanerà le linee guida per l’applicazione della normativa nazionale che dà la possibilità di limitare nuove aperture (si è parlato in questo caso dei negozi etnici) in determinate aree.

SOSTEGNO AL COMMERCIO DI PROSSIMITÀ. Contro la desertificazione commerciale sono previsti incentivi per l’apertura di attività in locali sfitti nei centri storici, per chi è operativo in zone a indebolimento commerciale, per i negozi nei Comuni con meno di 5.000 abitanti, per il restauro dei locali storici. Contributi anche per l’abbattimento di affitti, tasse e costo del personale per tutte le attività, tranne quelle insediate nei centri storici.

OSSERVATORIO DEL TERZIARIO. Ha il compito di monitorare e analizzare l’andamento del commercio e del turismo in collaborazione con PromoTurismoFvg, ma anche con la Commissione regionale lavoro per valutare l’andamento e la qualità dell’occupazione.

Le novità per il turismo.

TURISMO LENTO E SOSTENIBILE. In Friuli Venezia Giulia ci sono 5 ciclovie e 7 cammini. La legge punta a promuovere il turismo lento con contributi specifici per il sostegno alla mobilità cicloturistica, per la manutenzione e la promozione dei cammini turistici e per la costruzione di strutture ricettive lungo questi percorsi.

OSPITALITÀ INNOVATIVA. Arrivano forme di ospitalità innovativa ed ecocompatibile in contesti ambientali e naturalistici, anche attraverso il recupero di manufatti storico-tradizionali. Affidato ai Comuni il governo degli iter autorizzativi.

CLASSIFICAZIONE RICETTIVITÀ. Introdotta una doppia certificazione di qualità. La prima rinnova il sistema attuale allineandolo agli standard europei. La seconda, su base volontaria, prevede l’adesione a un disciplinare predisposto da PromoTurismoFvg e basato sui servizi effettivamente erogati. Consente di entrare nel circuito di promozione regionale.

CONSORZI DI PROMOZIONE TURISTICA. Hanno un fondo contributivo ad hoc cui possono attingere anche le reti di impresa per finanziare un proprio piano di marketing coordinato con PromoTurismoFvg.

TASSA DI SOGGIORNO. È estesa a tutti i Comuni la possibilità di introdurre la tassa, di stabilirne l’importo e di destinare agli investimenti fino al 50% del gettito. Per incassi superiori ai 100mila euro verrà convocato un tavolo con PromoTurismoFvg e associazioni di settore.

VOUCHER TURESTA. Una delibera della Giunta individuerà i Comuni dove devono essere ubicate le strutture ricettive per poter aderire all’iniziativa. L’importo del voucher potrà essere differenziato in relazione alle diverse aree del territorio regionale.

PREMIALITÀ. Nell’accesso ai canali contributi sono previste premialità, tra le altre, per le aziende che adottano i contratti sottoscritti dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative (per arginare i contratti capestro) e per le imprese che aderiscono a piattaforme di welfare territoriale.

COOPERATIVE DI COMUNITÀ. La legge sostiene le cooperative di comunità, che nella composizione degli organi sociali devono tenere conto della rappresentatività di giovani e donne, al fine di favorire inclusione e continuità generazionale. Promuove le alleanze territoriali tra pubblico e privato per lo sviluppo di commercio e turismo.

INCLUSIONE. Nelle finalità della legge è stato introdotto il principio di progettazione universale rafforzando l’impegno della Regione a promuovere un modello di crescita realmente inclusivo e accessibile a tutte le persone, anche nei settori del commercio e del turismo.