Proseguono in Friuli Venezia Giulia le iniziative dello Spi-Cgil contro la manovra del governo, giudicata “ingiusta”.
Spi Cgil contro la manovra del governo: proseguono in Friuli Venezia Giulia le iniziative dello Spi-Cgil contro la Finanziaria 2026, giudicata “ingiusta” dal sindacato dei pensionati. Dopo la tappa di Monfalcone, oggi gli iscritti udinesi si sono riuniti al centro Balducci di Zugliano insieme ai segretari Natalino Giacomini (Spi Udine), Emiliano Giareghi (Cgil Udine) e Renato Bressan (Spi Fvg). Domani toccherà a Pordenone e Trieste, in vista dello sciopero generale indetto dalla Cgil per il 12 dicembre.
Nel mirino dello Spi soprattutto la parte fiscale della manovra, che secondo il sindacato favorirebbe i redditi più alti, lasciando a pensionati e lavoratori a basso reddito benefici minimi: “Oltre l’85% dei vantaggi finirà alle fasce più ricche”, denuncia Bressan. Critiche anche all’innalzamento dell’età pensionabile dal 2027 e alla mancata proroga di Quota 103 e Opzione donna.
Preoccupazione anche per la sanità, con una spesa destinata a scendere sotto il 6% del Pil “portando l’Italia tra i fanalini di coda in Europa”, oltre a ritardi sul Pnrr e gravi carenze nei servizi territoriali.
Lo Spi e la Cgil rilanciano quindi le proprie richieste al Governo: difesa del potere d’acquisto, investimenti nella sanità e nella non autosufficienza, misure a sostegno dei redditi bassi e stop all’aumento delle spese militari. Le iniziative territoriali proseguiranno fino allo sciopero nazionale del 12 dicembre.




