In Fvg il numero dei pescatori sportivi dimezzato in appena 10 anni

Il numero di pescatori sportivi dimezzato nell’ultimo decennio.

“Il numero di pescatori sportivi in Friuli Venezia Giulia si è dimezzato nell’arco dell’ultimo decennio”. La denuncia è della consigliera regionale di Forza Italia Mara Piccin, che ha presentato un’interrogazione urgente “per comprendere a che punto siamo, in regione, con lo studio e dunque in che tempistiche si potrà autorizzare l’immissione. È un tema che seguo con attenzione da tempo”.

Uno dei problemi sollevati dalla consigliera regionale, infatti, è “il blocco delle gare di pesca sportiva, in ragione del divieto di immissione di specie non autoctone, che però può essere superato per ragioni di rilevante interesse pubblico, ma soltanto una volta realizzato uno studio sul rischio che l’immissione comporta per la conservazione delle specie e degli habitat naturali”.

I dati dell’Ente tutela patrimonio ittico della Regione “testimoniano – prosegue Piccin – la costante diminuzione dei documenti che vengono rilasciati a quanti vogliono esercitare la pesca sportiva nel singolo anno considerato, previo pagamento di un canone o autorizzazione. Nel 2010, i documenti rilasciati ai residenti erano stati 20.833, ai non residenti 2.219. Nel 2020, sono stati rispettivamente 11.143 e 516. Volendo considerare il 2020 come un anno particolare, a causa delle conseguenze dell’emergenza Covid-19 – continua –, la sostanza non cambia se prendiamo come riferimento il 2019 quando i dati si attestano rispettivamente a 12.397 e 647. In sostanza, in regione abbiamo assistito al quasi dimezzamento dei pescatori sportivi in 10 anni. Considerando l’imminente riapertura della pesca sportiva e che le gare, proprio in ragione del divieto di immissione, sono bloccate da diversi anni – conclude Piccin – è urgente provvedere in tempi previ a svolgere tutte le attività per immettere specie non autoctone”.