Negozi ancora chiusi e pochi ristori, in Fvg parte la mobilitazione

La petizione di Confesercenti Udine.

“Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”. Si chiama così la giornata di mobilitazione diffusa indetta per il 7 aprile da Confesercenti. L’obiettivo è quello di dare voce alle necessità e alle richieste delle attività economiche (imprese del terziario, del commercio, del turismo), attraverso iniziative promosse in tutte le regioni italiane: sostegni adeguati alle perdite realmente subite e ai costi fissi sostenuti, credito immediato e un piano per permettere alle imprese di riaprire in sicurezza. Proposte che sono oggetto anche di una petizione online, che è possibile sottoscrivere su change.org (e disponibile anche sul sito www.confesercenti.it).

“La mobilitazione è stata proposta durante l’ultima conferenza nazionale – ha chiarito il presidente di Confesercenti Friuli Venezia Giulia, Mario Marini -. Si tratta di un’azione con la quale puntiamo a far comprendere che i provvedimenti così come sono stati adottati dal Governo, non sono sufficienti. Il decreto Sostegni non basta per una vera ripartenza. Ci aspettiamo dal Governo un’azione più incisiva che consideri la realtà economica in cui versa il Paese e soprattutto in cui si trovano le micro imprese che rappresentiamo”.
 
Attraverso questa grande iniziativa, Confesercenti mira a creare un’ampia e coinvolgente azione di protesta e di sensibilizzazione verso le ragioni delle piccole medie imprese, fortemente penalizzate durante tutta la pandemia. In molte città italiane sono previste anche delle manifestazioni di piazza, pur sempre nel pieno rispetto delle misure per il contenimento del Covid-19. Con toni pacati ma decisi questa mobilitazione vuole ancora una volta ricordare come non poter lavorare avvilisce e strema gli imprenditori, che invece chiedono di poter riprendere la propria attività nel pieno rispetto delle regole per anti-contagio, in attesa che il piano vaccinale decolli. 

In Friuli Venezia Giulia, visto il livello dei contagi e la zona rossa in cui si trova ancora la regione, tutte le azioni poste in essere dalla presidenza di Confesercenti si svolgeranno in forza virtuale. “Segnaleremo attraverso tutti i nostri canali virtuali la petizione – ha concluso Marini – così da metterne a conoscenza non solamente i nostri iscritti, ma tutti coloro che si sentono vicini alle nostre istante, perché è sempre più urgente e non più rinviabile un’azione del Governo adeguata alle perdite che le imprese hanno subito e continuano a subire”.