In Friuli Venezia Giulia picco di contagi: quasi il 70% in più in una settimana. Incidenza record in Italia per Trieste

Il forte incremento di contagi in Friuli Venezia Giulia.

Che i numeri dei contagi da Covid in Friuli Venezia Giulia fossero in risalita, lo si vede dai dati degli ultimi giorni. A certificare ora il deciso incremento dei riscontri è il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativo al periodo 20-26 ottobre.

Nella settimana presa in considerazione, in Fvg i nuovi casi sono aumentati del 68%: è il quinto incremento percentuale più alto su scala italiana dopo quelli di Molise (+160%), Umbria (+138,2%), Abruzzo (+96,9%) e Puglia (+86,8%). “A livello nazionale – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – dopo 7 settimane si registra un’inversione di tendenza dei nuovi casi settimanali che nell’ultima settimana aumentano del 43,2%, con una media mobile a 7 giorni che passa da 2.553 del 19 ottobre a 3.655 il 26 ottobre”.

Spicca un dato in regione. È quello di Trieste, dove nel periodo considerato si è registrata un’incidenza di oltre 100 casi per 100.000 abitanti, situazione favorita anche dal focolaio di Covid seguente ai cortei “no Green Pass” nel capoluogo regionale. È il riscontro più alto su scala nazionale.

Peggiora anche il dato sui casi ogni 100mila abitanti, salito in regione a 113. Per quanto riguarda il Fvg, restano però confortanti i dati sui ricoveri ospedalieri di pazienti Covid, pari al 5% per quanto riguarda le terapie intensive e 4% nei reparti ordinari: numeri ben lontani da quelli che porterebbero alla zona gialla e alle restrizioni correlate.

Il Fvg è in ritardo nella somministrazione della terza dose. Il tasso di copertura è pari al 17,8%, contro una media nazionale del 30,8%. “Con l’inverno alle porte – conclude Cartabellotta – il repentino aumento dei nuovi casi e dei ricoveri e il progressivo calo dell’efficacia dei vaccini sull’infezione impongono sia di accelerare la somministrazione della terza dose a tutte le categorie individuate dalla Circolare Ministeriale, sia di convincere oltre 2,7 milioni di over 50 non ancora vaccinati, ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso”.