Pietro va “oltre le barriere”: prima discesa speleologica di un disabile in Fvg

Discesa speleologica accessibile alla grotta Norma Cossetto.

Per la prima volta in Friuli Venezia Giulia, una persona con disabilità motoria ha completato una discesa speleologica accessibile nella grotta Norma Cossetto, sul Carso triestino. L’impresa è stata realizzata dal triestino Pietro Rosenwirth con il supporto di una squadra di 12 speleologi del Club Alpinistico Triestino (CAT), coordinati da Clarissa Brun del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).

Le tecniche utilizzate.

L’accesso alla cavità è stato particolarmente impegnativo: il tratto boschivo verso il pozzo d’ingresso, privo di sentiero, ha richiesto il trasporto di Rosenwirth a braccia, con soste frequenti per garantire sicurezza e gestione della fatica. L’intera operazione è stata impostata come un vero e proprio recupero di infortunato, seguendo le tecniche del CNSAS.

Per affrontare i pozzi verticali, sono state impiegate tecniche speciali di paranco e contrappeso, con doppie corde di sicurezza, mentre lungo il piano inclinato verso la sala terminale è stata predisposta una teleferica che ha permesso a Rosenwirth di progredire sospeso e controllato. Cinque operatori hanno accompagnato costantemente la discesa, assicurando stabilità e sicurezza tramite un imbrago adattato alle esigenze fisiche del partecipante.

La grotta Norma Cossetto, vicino a Sgonico, si sviluppa per circa 95 metri con un dislivello negativo di 52 metri, temperature di circa 12°C e umidità prossima al 100%. L’esplorazione, durata oltre cinque ore, ha compreso discesa, permanenza nella sala terminale e risalita senza incidenti tecnici.

Raggiunta la sala terminale, Rosenwirth ha letto alcuni brani di Silo, condividendo un momento di riflessione con la squadra, accompagnato da un intervento musicale di Sergio Dolce che ha fatto risuonare le concrezioni come un organo naturale. L’esperienza è stata documentata dal regista Paolo Forti, con la realizzazione di un breve documentario che sarà presentato durante il Convegno Nazionale di Speleologia a Volta Mantovana, alla fine di ottobre.

Chi è Pietro Rosenwirth.

Rosenwirth è già noto per i suoi viaggi in trike in Europa con l’associazione “Viaggiare per un sogno: oltre le barriere”: “E’ con profonda gratitudine nei confronti degli speleologi del CAT che ho affrontato questa prova – ha detto Pietro Rosenwirth a operazioni concluse -. Mi hanno aiutato ad abbattere una barriera estremamente fortificata in me: l’affidarmi completamente e consapevolmente a loro. E’ stata una delle esperienze più intense e significative che io abbia mai sperimentato”.

L’impresa apre nuove prospettive per l’esplorazione speleologica inclusiva in Friuli Venezia Giulia, dimostrando che con determinazione, competenza e lavoro di squadra è possibile superare barriere fisiche e rendere accessibili ambienti naturali complessi.