Sanità territoriale, aperte le Case della Comunità di Sacile e Maniago

Il taglio del nastro per l'inaugurazione della Casa della comunità nel Presidio ospedaliero di Sacile

Inaugurate le Case della Comunità a Sacile e Maniago, Riccardi: “Entro il 2026 decine di nuove strutture sul territorio”.

“Con l’inaugurazione delle Case della Comunità di Sacile e Maniago prende ufficialmente avvio un nuovo modello di sanità territoriale in Friuli Venezia Giulia, più moderno e vicino ai cittadini”: a sottolinearlo è stato l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, intervenuto all’apertura delle prime due strutture dell’Area vasta pordenonese, finanziate in parte con fondi Pnrr e in larga misura con risorse regionali.

Le Case della Comunità garantiranno, 24 ore su 24 e sette giorni su sette, risposte sanitarie per le urgenze a bassa complessità e servizi integrati per la gestione delle cronicità e delle fragilità, contribuendo a ridurre la pressione sugli accessi impropri ai Pronto soccorso. Un modello condiviso da tempo, ha ricordato Riccardi, e oggi realizzato grazie a un percorso che ha richiesto responsabilità e visione.

Nei nuovi poli sarà attivo un Punto unico di accesso sociosanitario integrato con i servizi sociali comunali, oltre ad ambulatori dedicati alle cure primarie, alla presa in carico dei pazienti cronici e a quelli dimessi dall’ospedale, con la presenza continuativa di medici e infermieri di comunità.

Con l’apertura delle prime sei Case della Comunità in regione – a Gemona, San Daniele, Udine, Sacile, Maniago e prossimamente Trieste – la Regione raggiunge un primo obiettivo concreto. Entro il 2026 è prevista l’attivazione graduale di decine di nuove strutture su tutto il territorio, per rafforzare una rete integrata tra medicina di base e specialistica e migliorare la qualità dell’assistenza territoriale.