Sciopero generale, in migliaia nelle piazze del Friuli Venezia Giulia per la Palestina

Le manifestazioni dello sciopero generale in Friuli Venezia Giulia.

Grande partecipazione ai cortei, alle manifestazioni e ai presidi organizzati dalla Cgil nel giorno dello sciopero generale per Gaza, per la Flotilla e per la pace. Lavoratori, pensionati, tantissimi studenti che si sono mescolati alle bandiere e agli striscioni del sindacato.

Dal corteo di Trieste, snodatosi da via Giulia a piazza Oberdan, alle manifestazioni sotto la Prefettura di Udine, in piazza XX Settembre a Pordenone e a Monfalcone in piazza Repubblica, migliaia di persone sono scese in piazza per dire stop al massacro e chiedere l’apertura di quei canali umanitari ai quali Israele continua a chiudere le porte. Affollatissime le piazze, adesioni che si annunciano alte sia nel pubblico che nel privato. E molto alta, come detto, la partecipazione degli studenti, al grido di “Free Palestine”.

Udine: il corte davanti alla Prefettura e il sit-in in piazza Primo Maggio

Alle 11, in via Pracchiuso, davanti alla Prefettura, si è tenuto un presidio che ha visto la partecipazione di lavoratori, sindacalisti e studenti di ogni età, comprese scolaresche delle elementari e delle medie. Cartelli, striscioni e cori hanno animato la protesta, mentre la viabilità in zona è stata temporaneamente deviata.

Parallelamente, in piazza Primo Maggio, si è svolta un’iniziativa rivolta alle famiglie e agli studenti. Una lunga bandiera palestinese, srotolata e tenuta dagli alunni al centro della piazza, è diventata il simbolo della mattinata, accompagnata da canti, laboratori creativi e attività per i più piccoli, tra cui la costruzione di barchette colorate ispirate alla Global Sumud Flotilla.

Pordenone: un migliaio in piazza XX Settembre

Anche a Pordenone la partecipazione è stata significativa: circa un migliaio di persone si è radunato in piazza XX Settembre sventolando bandiere della Cgil e della Palestina. La manifestazione, a cui hanno preso parte lavoratori, pensionati e studenti, si è svolta in modo pacifico. La Questura non ha segnalato criticità, mantenendo una presenza discreta di forze dell’ordine e rafforzando i controlli nelle aree sensibili, come l’autostazione e la stazione ferroviaria.

Trieste: in 4mila al corteo della Cgil

La mobilitazione più partecipata si è registrata a Trieste, dove circa 4mila persone hanno sfilato nel corteo promosso dalla Cgil, dall’Unione degli universitari e dalla Rete degli studenti medi. La manifestazione, partita dal giardino pubblico di via Giulia, ha attraversato le vie del centro con arrivo in piazza Oberdan. Tra gli striscioni, scritte come “Stop massacro a Gaza” e “Non voltiamo lo sguardo – Free Palestine”.

Le manifestazioni odierne, che hanno coinvolto anche Monfalcone, hanno visto la partecipazione trasversale di lavoratori, studenti e famiglie, accomunati dall’appello per la pace e per la fine delle violenze nella Striscia di Gaza.

Le dichiarazioni della Cgil Fvg.

“Un popolo di tutte le età – dichiara il segretario generale della Cgil Fvg Michele Piga – da un forte senso di solidarietà e vicinanza al popolo palestinese». Dietro allo sciopero, sottolinea Piga, «la messa in discussione dei principi del diritto internazionale che si è consumata con l’attacco, fuori dalle acque territoriali israeliane, agli attivisti della Flotilla, che cercavano di aprire un corridoio umanitario per aiutare la popolazione di Gaza, vittima di genocidio, senza che il nostro Governo esprimesse una ferma condanna per quando avvenuto”.

Durissime le critiche all’atteggiamento dell’esecutivo: “La determinazione che il Governo ha utilizzato per contrastare questo sciopero dovrebbe essere utilizzata per chiedere l’immediato cessate il fuoco a Gaza, per bloccare l’invio di armi in Israele, per riconoscere lo Stato di Palestina, per tutelare la dignità di un popolo e il suo diritto di vivere in libertà. È quanto chiedono i ragazzi in piazza e tutta la società civile: quella di oggi è una prima risposta, domani ce ne sarà un’altra con una grande manifestazione nazionale a Roma. Il Governo e il ministro Salvini rispettino il diritto di scioperare e quello dei cittadini di esprimere in modo pacifico e democratico il proprio dissenso nei confronti di un Governo schiacciato su politiche e posizioni che non portano la pace per la Palestina”.