Non raggiunto il target settimanale dei vaccini in Fvg. Il monitoraggio su contagi e ospedali

I dati sulle vaccinazioni e sui contagi.

Uno scostamento dal target dei vaccini di quasi 20mila dosi nella settimana dal 22 al 29 aprile. Un dato, riportato nel monitoraggio settimanale della Fondazione GIMBE, che pone in primissimo piano l’appello lanciato prima dal vicegovernatore Riccardo Riccardi e poi dal presidente Massimiliano Fedriga a prenotare l’appuntamento per iniziare il processo di immunizzazione contro il coronavirus. 

I dati del monitoraggio. 

I dati sui contagi del Friuli Venezia Giulia migliorano. Nella settimana dal 28 aprile al 4 maggio risulta in miglioramento l’indicatore relativo ai “Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti” e si registra una diminuzione dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica e terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19.

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Ma sono i dati sui vaccini a non brillare. La percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 12,2% a cui aggiungere un ulteriore 12,8% con solo 1° dose, mentre la percentuale di over80 che ha completato il ciclo vaccinale è pari a 68,3% a cui aggiungere un ulteriore 19,1% con solo 1° dose. E ancora: la percentuale di 70-79 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 11,2% a cui aggiungere un ulteriore 41,9% con solo 1° dose, mentre la percentuale di 60-69 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 8,7% a cui aggiungere un ulteriore 15% con solo 1° dose.

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“Con il progressivo calo dei nuovi casi – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – continua a ridursi la pressione sugli ospedali, dove le curve dei posti letto occupati in area medica e terapia intensiva continuano a scendere da 4 settimane consecutive”. Ma ci sono degli indicatori da non sottovalutare. “S’intravedono precoci segnali di aumento della circolazione del virus”, dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE. A cosa si riferisce? Innanzitutto, al lieve incremento dell’Rt medio calcolato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sui casi sintomatici che nel periodo 7-20 aprile è di 0,85 (range 0,80–0,91) rispetto a 0,81 (range 0,77-0,89) del periodo 31 marzo-13 aprile. In secondo luogo, come rilevato dall’ultimo bollettino dell’ISS, dalla prima metà di aprile la risalita dei nuovi casi nelle fasce 3-5 e 6-10 anni, verosimile conseguenza della ripresa delle attività scolastiche in presenza.