Uffici postali chiusi e mai più riaperti: a farne le spese i piccoli comuni ma non solo

Ancora troppi uffici postali chiusi in Fvg.

Ancora troppi uffici postali chiusi in Friuli Venezia Giulia. Soprattutto, ma non soltanto, nelle aree più periferiche. Lo segnalano i sindacati di categoria di Cgil, Confsal e Ugl, gli stessi che hanno proclamato, dall’inizio di aprile, lo stato di agitazione del personale per protestare contro le carenze di organico e chiedere a Poste Italiane un piano straordinario di assunzioni.

Criticità che i segretari regionali Riccardo Uccheddu (Spi Cgil), Paolo Guglielmin (Confsal Comunicazioni) e Franco Travain (Fnc Ugl) sottopongono all’attenzione del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, del presidente dell’Anci Fvg Dorino Favot, dell’Autorità garante per le Comunicazioni e dell’Ispettorato territoriale del ministero competente, in una lettera aperta dove sollecitano un “autorevole intervento su quanto si sta verificando sul territorio del Friuli-Venezia Giulia”.

A distanza di oltre un mese dal termine dello stato di emergenza, si legge nella lettera, “la rete degli uffici postali in Friuli-Venezia Giulia non è stata ripristinata come in periodo pre-covid e permangono, inspiegabilmente, chiusure sia nei territori più marginali, ma anche in importanti realtà turistiche, commerciali ed abitative”. Da qui, per i sindacati, la necessità di “ripristinare celermente la piena operatività” della rete degli sportelli postali su tutto il territorio. “Sarà nostra cura concludono Uccheddu, Guglielmin e Travain – vigilare affinché vengano pienamente ristabiliti i diritti di cittadinanza in ogni punto della regione”.