In Friuli nasce il primo centro residenziale per i disturbi dell’alimentazione

Aprirà nei prossimi mesi a Camino al Tagliamento il nuovo Centro residenziale per i pazienti con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

“Il centro rappresenta un punto di arrivo importante per le persone, e le loro famiglie, che sono coinvolte in questo tipo di percorso di cura. Simbolicamente è anche un esempio di quanto può, e deve essere fatto, in questo momento storico di transizione, per dare risposte appropriate e sostenibili alle esigenze di salute della collettività, puntando sull’integrazione dei servizi e sulla multidisciplinarietà, attivando percorsi mirati, fortemente personalizzati e gestiti fuori dall’ospedale per la parte che non necessita di strutture centralizzate”. Sono alcuni dei concetti espressi dall’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi che questo pomeriggio, negli spazi dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, in aula Perraro, è intervenuto alla presentazione della prossima realizzazione del Centro residenziale per pazienti con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dca), un intervento, come ha sottolineato l’esponente dell’Esecutivo regionale, che nasce anche grazie alla spinta e alla sollecitazione delle famiglie che si sono trovate a dover affrontare questo complesso iter di cura per un congiunto.

Si tratta della prima struttura residenziale realizzata con questo tipo di finalità nella nostra regione; parte dalla presenza consolidata di una rete assistenziale sul territorio, in grado di garantire continuità terapeutica e supportare il paziente nell’uso delle tecniche apprese durante la fase di residenzialità.

L’assessore alla Salute ha spiegato che l’intervento residenziale è indirizzato a pazienti in carico ai servizi dedicati alla cura dei Dca in Friuli Venezia Giulia, sia in età evolutiva (8 posti), che adulta, per un totale di 15 posti. Il centro nasce per persone per le quali la permanenza in ambito ospedaliero risulta inappropriata, e con una situazione familiare fragile, che necessita di un supporto. Nel suo intervento, l’assessore ha fatto notare come il lavoro svolto per raggiungere il traguardo del nuovo centro sia una dimostrazione di come il nostro modello di organizzazione debba modificarsi, adeguandosi ai fenomeni della contemporaneità, con un sistema territoriale organizzato in modo da intercettare le domande del cittadino, dando loro risposta compiuta nelle nostre strutture. Così facendo si potrà tornare a essere attrattivi anche dal punto di vista professionale.

La struttura.

L’edificio che ospiterà il nuovo centro si sviluppa su tre piani fuori terra con un giardino esterno: un contesto gradevole pensato per trasmettere serenità, lontano dall’idea dell’ospedalizzazione. La sua attivazione eviterà la ricerca di strutture specifiche in altre regioni con periodi di lontananza anche lunghi e conseguenti importanti oneri economici. Tra i suoi obiettivi, il progetto ha pure quello di abbreviare la durata del ricovero ordinario nel reparto di pediatria e quello di avvicinare il luogo di cura al contesto di residenza di paziente e famiglia.

Numeri preoccupanti in crescita dopo la pandemia.

Nel corso del 2022, al Centro unico per i disturbi del comportamento alimentare (Cudica), si sono rivolti 300 utenti (mille in tutto il Friuli Venezia Giulia), per un totale di 4000 prestazioni ambulatoriali (27.000 in tutto il Friuli Venezia Giulia). La pandemia ha incrementato di oltre il 10% i disturbi legati all’alimentazione tra i giovani; il 90% è di genere femminile, tra i 17 e 30, anni in prevalenza affette da anoressia e da bulimia nervosa. Agli utenti dell’Azienza sanitaria universitaria Friuli Centrale, Asufc-Cudica, vanno aggiunti i dati relativi allerta evolutiva che risultano essere per Udine 132 e per il centro di Jalmicco di Palmanova 87 nel 2022.

L’esponente dell’Esecutivo ha sottolineato come la nascita di questo centro, con uno sforzo economico di 1,5 milioni di euro e gestione diretta dell’Asufc, sia importante anche visto l’aumento dell’incidenza di queste patologie, anche tra i giovanissimi e in particolare dopo il Covid-19. L’obiettivo è quello di attivare altri centri nelle altre tre Aziende sanitarie.

Nel corso del 2023, il numero di pazienti seguiti dal Cudica è aumentato del 14,3% (da 254 si sono aggiunti 65 nuovi utenti); di conseguenza le prestazioni complessive sono ugualmente aumentate: 6612 complessivamente; 8 i ricoveri. Nel 2022, l’ambulatorio Dca di Udine ha seguito 132 persone con 52 nuovi casi. L’ambulatorio di Jalmicco a Palmanova, sempre nel 2022, ha seguito 82 pazienti di cui 40 nuovi casi. Nella clinica pediatrica di Udine, complessivamente nel corso del 2022, il numero complessivo di ricoveri ordinari, ricoveri in day hospital e osservazioni breve intensive in pronto soccorso pediatrico è stato di 43 accessi per 22 pazienti. Nella pediatria di Latisana nel 2022 sono stati ospitati 17 adolescenti con diagnosi di Dca; la media complessiva di durata dei ricoveri è di 68 giorni con un minimo di 7 giorni e un massimo di 168 giorni.