L’Aclif chiede l’autonomia scolastica.
L’ACLIF, Assemblea della Comunità Linguistica Friulana, accoglie con soddisfazione l’avvio del confronto tra Stato e Regione Friuli Venezia Giulia sull’autonomia scolastica, tema da tempo al centro delle richieste dei 150 Comuni friulanofoni.
“Era da tempo che attendevamo questo passo – commenta Daniele Sergon, presidente dell’ACLIF e sindaco di Capriva del Friuli –. Finalmente si discute concretamente della possibilità di gestire in loco l’organizzazione scolastica, elemento chiave per valorizzare il plurilinguismo che caratterizza il nostro territorio”.
Il riferimento è al bilancio presentato dalla presidente della Commissione Paritetica Stato-Regione, Elena D’Orlando, che ha inserito proprio l’istruzione tra le priorità nei trasferimenti di competenze verso la Regione. Secondo l’ACLIF, una scuola regionale può tutelare non solo il friulano, ma anche le altre lingue minoritarie come sloveno e tedesco, in un’ottica di inclusione e coesione culturale. “Le minoranze linguistiche devono restare unite su questa battaglia”, ha aggiunto Sergon.
L’assemblea propone anche un nuovo modello di istituti comprensivi, pensati per rispondere alle esigenze delle aree a bassa densità scolastica, come le zone montane, garantendo autonomia gestionale anche con numeri ridotti di studenti. “Una scuola che valorizza le lingue del territorio – conclude Sergon – rafforza le basi stesse dell’autonomia regionale. Ora serve trasformare il confronto in risultati concreti”.