Elezioni politiche, il Friuli alle urne: le schede, come si vota. La prima volta dei 18enni per il Senato

Elezioni politiche in Friuli.

Elezioni politiche, ecco le schede elettorali che ci troveremo in mano, domenica 25 settembre, nei collegi del Friuli Venezia Giulia. Le schede che ci vengono consegnate sono due: una, rosa, per la Camera, e una gialla per il Senato. Per la prima volta, anche in Friuli i 18enni potranno votare per il Senato: finora era possibile solo dai 25 anni in su. Sono oltre 3 milioni in Italia, circa 70mila in regione.

Come si vota.

Le schede riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.

Per votare bisogna tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale anche ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale. Se il segno è tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione.

Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto per cui se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo.

Necessario il documento.

Per votare, oltre alla tessera elettorale, è necessario presentare un documento d’identità. Attenzione, perchè nelle faq del Viminale viene precisato che il documento può valere “anche se scaduto”. In ogni caso, meglio verificare per evitare intoppi. Vale anche una tessera rilasciata da un ordine professionale se è corredata da una fotografia.

Si può sbagliare e ammettere l’errore: l’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può infatti chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.

Il voto in un altro Comune, diverso da quello della propria residenza, è consentito per le persone ricoverate in ospedale e case di cura, per militari, naviganti, componenti dell’Ufficio elettorale di sezione e le forze dell’ordine; inoltre per i rappresentanti di lista, designati dai partiti. Tutti gli altri dovranno raggiungere la propria città.