Milioni di etichette al macero, chiesta una deroga per i vini friulani

La commissione europea cambia nuovamente le regole sulle etichette dei vini.

Dall’8 dicembre le etichette dei vini dovranno essere conformi al nuovo regolamento europeo e così i produttori vinicoli italiani si sono adeguati, inserendo un codice Qr e il simbolo registrato (i) Iso 2760, per essere pronti all’appuntamento. Però, la Commissione Europea ha diffuso soltanto il 24 novembre le ‘Linee guida’ esplicative riguardanti le nuove disposizioni, che sostengono che il simbolo utilizzato non sia sufficientemente chiaro per il consumatore e che il codice QR vada indicato con la parola estesa “ingredienti”.

Milioni di etichette già stampate andranno distrutte causando pesanti oneri alle imprese vitivinicole e danni ambientali” dichiara l’europarlamentare Elena Lizzi, del gruppo Lega Salvini Premier – Indentità e Democrazia, che ha presentato riguardo a questo grave problema un’interrogazione urgente.

“Già lo scorso 25 ottobre e poi il 28 novembre in Commissione Agricoltura del Parlamento europeo abbiamo sollevato molte preoccupazioni circa l’attuazione della nuova disposizione  sull’etichettatura del vino – continua Lizzi -. Chiediamo almeno la deroga per i vini già etichettati, come per esempio per la tipologia di vini dolci Recioto di Soave e Valpolicella del Veneto e Picolit e Ramandolo del Friuli”.

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