E’ morto lo storico socialista friulano Gabriele Renzulli, a lui si deve il Cro di Aviano

E’ morto a 80 anni Gabriele Renzulli.

La politica friulana è in lutto per la scomparsa di Aldo Gabriele Renzulli, figura di spicco del socialismo regionale, scomparso oggi, lunedì 15 maggio, a 80 anni. Ammalato da tempo, l’ex segretario Fvg del Psi e membro dell’assemblea nazionale di partito, era ricoverato da giorni alla clinica Medica dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale.

Nato a Udine nel 1943, laureato in filosofia, si era occupato in particolare della sanità; è stato deputato per due legislature, consigliere regionale nonché assessore e vicepresidente della Regione Fvg. Ricoprì anche la carica di presidente del Gervasutta e de La Quiete e fu tra le figure che svolsero un ruolo decisivo per l’accoglimento di Eluana Englaro nella struttura di Udine.

“A nome dell’Amministrazione regionale ci stringiamo ai familiari di Gabriele Renzulli, un uomo che ha saputo interpretare con passione e competenza il proprio impegno politico nelle istituzioni nazionali e locali, lasciando in eredità quel profondo legame che ha sempre avuto con il territorio – ha commentato in una nota il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga -. A Renzulli va riconosciuto il merito di aver affrontato in particolare i temi complessi della sanità e di aver contribuito all’apertura in regione di una struttura d’eccellenza con il Centro di riferimento oncologico di Aviano“.

Sui social, anche Bobo Craxi ha ricordato il socialista friulano: “Sono addolorato della scomparsa di Gabriele Renzulli; fu un degno erede di Loris Fortuna ha guidato per tanti anni il Partito in Friuli è stato un uomo ed un compagno di valore”.

“Un uomo di grande valore, coerente fino all’ultimo con le sue idee – ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin -. Un vero servitore delle istituzioni nei diversi ruoli che ha ricoperto nel corso della sua lunga e brillante carriera politica”.

“Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Gabriele Renzulli e la  mia vicinanza alla famiglia. E’ stato un politico di  finissima intelligenza e capacità – lo ha ricordato il consigliere regionale Furio Honsell -. Aveva una grande visione strategica nella sanità pubblica ed era sempre ricco di proposte progettuali. Fu lui che per primo mi telefonò, spiegandomi le difficoltà che erano sorte nell’accogliere Eluana Englaro a Udine in una struttura ospedaliera, e mi chiese di fare in modo che venisse accolta alla Quiete, nel gennaio del 2009 quando ero sindaco di Udine. Così infatti  mi adoperai ed avvenne. Ammiravo Renzulli per la coerenza nei suoi ideali democratici e laici, rispettosi della dignità e dell’autodeterminazione delle persone. Per questi motivi da sindaco, quando finì il mandato della Presidente Domenicali lo nominai Presidente della Quiete. Sotto la sua presidenza la Quiete si sviluppò e consolidò sotto tutti i profili ma soprattutto in termini di qualità dei servizi. La sua scomparsa è una grande perdita per la nostra regione, ma i suoi insegnamenti e la sua visione sono tutt’ora vivi presso coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo”.

“Scompare un uomo coraggioso animato da spirito innovatore e realmente riformatore, che l’ha guidato nella sua opera in Regione e al Parlamento – è il commento della deputata Pd, Debora Serracchiani -. La sua autorevole visione in ambito sanitario si è riflessa ed esercitata al di là delle cariche istituzionali e politiche, e anche io gli devo gratitudine per l’opportunità che ho avuto di confrontarmi con lui. Perdiamo un altro ‘costruttore’ del Friuli Venezia Giulia moderno, un socialista coerente anche nelle scelte difficili. Se ne va una generazione che ci lascia un’eredità importante, per cui la politica era vita, pensiero e comunità”.