Sanità, due milioni di euro al personale che lavora nelle aree “dimenticate”

Soldi per il personale della sanità che lavora in aree marginali.

UIL FPL e Nursind hanno firmato un accordo con la Direzione Strategica di ASUFC per destinare oltre due milioni di euro al personale sanitario, con un’attenzione specifica alle sedi più disagiate del sistema sanitario regionale.

L’intesa prevede lo stanziamento di 1.644.177 euro per valorizzare il lavoro svolto nei presìdi considerati territorialmente marginali, come Tolmezzo, Latisana e Tarvisio, e 435.512 euro per interventi di welfare aziendale. “Per la prima volta vengono riconosciute risorse mirate a quei professionisti che operano quotidianamente in condizioni difficili, spesso in territori dimenticati dalle logiche centraliste”, dichiarano i sindacati.

L’accordo si inserisce nel quadro della DGR 826/2025, che ha previsto fondi straordinari per migliorare le indennità legate ai turni notturni, alla pronta disponibilità e ai servizi particolarmente gravosi. Ma, secondo UIL FPL e Nursind, la vera svolta sta nel riconoscimento esplicito del disagio legato alla marginalità territoriale.

I fondi interesseranno anche reparti storicamente sotto pressione come Medicine, Hospice e Centri di Salute Mentale, spesso esclusi da premialità nonostante l’enorme carico di lavoro. Saranno circa 2.700 i lavoratori coinvolti, che riceveranno un importo una tantum di circa 540 euro a testa.

Sul fronte del welfare, l’accordo punta a introdurre misure di sostegno alla conciliazione vita-lavoro, con particolare attenzione ai dipendenti con figli tra 0 e 6 anni. “Non ci accontentiamo di un’erogazione straordinaria. Il nostro obiettivo è rendere questi riconoscimenti strutturali e continuativi, a partire dal 2026”, sottolineano i sindacati.