Progettano la sede di Furla, architetti udinesi premiati tra professionisti di tutto il mondo

Tre premi internazionali per gli architetti dello Studio Geza

Gli architetti dello Studio Geza di Udine si sono guadagnati ben tre premi internazionali grazie al progetto della nuova sede del marchio Furla, nel Chianti.

Si tratta dei riconoscimenti “Architizer A+Awards” di New York, che mette in risalto il lavoro di architetti e designer rivoluzionari che creano con passione architetture in grado di superare la prova del tempo; del Premio Internazionale “Dedalo Minosse alla Committenza d’Architettura” di Vicenza, dedicato ai committenti pubblici e privati e ai loro architetti, che si siano distinti per la sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’opera; e infine de “Architecture MasterPrize” di Bilbao, che premia i progettisti che si distinguono per creatività ed innovazione nel campo dell’architettura, della paesaggistica e dell’interior design.

A concorrere per i rinomati premi, migliaia di progettisti da tutto il mondo, fra i quali Geza si è distinto con Furla Progetto Italia, progetto di architettura industriale e uffici integrato nella natura, dove qualità dei luoghi di lavoro e sostenibilità si incontrano con il paesaggio.

Il focus principale dello studio Geza è infatti rivolto alla relazione fra architettura industriale e paesaggio, con la ricerca costante di nuove interpretazioni dei luoghi del lavoro per il benessere delle persone: “Siamo davvero contenti per questi premi e speriamo siano l’occasione per trasmettere quello in cui crediamo – hanno commentato gli architetti udinesi -: l’architettura industriale può contenere una dimensione poetica (sintesi di Idee, Bellezza e Funzionalità), accentuare le particolarità del paesaggio e raggiungere il benessere delle persone che vi lavorano”.

Soddisfazione anche da parte di Giovanna Furlanetto, presidente di Fondazione Furla: “Questi prestigiosi riconoscimenti per il nostro nuovo polo di Tavarnelle ci rendono orgogliosi e felici. Lo studio Geza ha interpretato e realizzato ciò che avevo in mente per Furla Progetto Italia: un luogo dove l’uomo e il paesaggio dialogano”.