Sciopero di medici e infermieri anche in Friuli, a rischio visite e interventi

Lo sciopero nazionale di medici e infermieri coinvolge anche il Friuli.

Domani, martedì 5 settembre, incrociano le braccia medici, dirigenti sanitari e infermieri: uno sciopero nazionale di 24 ore, che coinvolgerà ovviamente anche il Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa mette a rischio 1,5 milioni di prestazioni, con 30 mila interventi chirurgici, 180 mila visite specialistiche e 50 mila esami radiografici che potrebbero essere rinviati.

Gli orari e i servizi garantiti.

Lo sciopero, proclamato da Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up, durerà 24 ore a partire dalla mezzanotte del 5 dicembre e coinvolgerà il 50% dei sindacalizzati. Il rischio è quindi che si possano creare disagi all’utenza, anche se comunque urgenze, servizi e prestazioni essenziali saranno garantite.

Alla protesta possono aderire tutti i medici, dirigenti sanitari, tecnici e amministrativi in servizio con rapporto a tempo determinato o indeterminato presso le Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Nazionale, compresi gli IRCCS, IZS, Arpa, oppure dipendenti delle strutture di carattere privato e/o religioso che intrattengono un rapporto di convenzione e/o di accreditamento con il SSN.

Le ragioni della protesta.

Sono cinque le richieste alla base dello sciopero di medici e professioni sanitarie: l’assunzione di personale, la detassazione di una parte della retribuzione; risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro; la depenalizzazione dell’atto medico, la cancellazione dei tagli alle pensioni.

Oltre al sit in previsto a Roma, in occasione dello sciopero si svolgeranno manifestazioni in tutta Italia, compreso il Friuli Venezia Giulia dove sono in programma assemblee all’Ospedale di Cattinara e al San Paolo di Monfalcone, per l’Asugi, nonché all’Ospedale di Udine per l’AsuFc.