Danneggiamenti, niente mascherine e ubriachi: a Lignano e Grado gli eccessi del Corpus Domini

I problemi del Corpus Domini a Lignano e Grado.

Una nottata di eccessi. È quella che si è vissuta nelle scorse ore a Lignano Sabbiadoro, visto l’arrivo di molti turisti da Austria e Germania. Complice qualche bicchiere di troppo, non sono mancati i danneggiamenti in città.

È accaduto nella zona di City, dove gruppi di giovani visitatori si sono radunati a notte fonda, dalle 2 alle 6 circa. Qui, l’ebbrezza alcolica li ha spinti a esagerare: piante strappate, arredo urbano preso di mira e rotto, immondizie ovunque. Un ragazzo ha pensato bene anche di arrampicarsi su un lampione.

Per la festività del Corpus Domini non abbiamo mai avuto problemi di questo tipo – analizza Luca Fanotto, sindaco di Lignano -. È, solitamente, un momento per famiglie, mentre i giovani si riversavano nella località per Pentecoste. Forse qualcuno, vista la possibilità di circolare più liberamente, ha rimandato il suo arrivo da noi. Ma mi auguro che quello di ieri sera sia un episodio e tale rimanga”.

Fatto sta che questa mattina Fanotto ha chiamato il Questore e il Prefetto di Udine, oltre al comandante provinciale dei carabinieri, per chiedere un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine. “Me l’hanno garantito – assicura il sindaco -, saranno predisposti controlli più capillari per evitare problematiche”. Il primo cittadino, nel frattempo, ha reiterato l’ordinanza che vieta l’asporto di bevande alcoliche e prepara il pugno di ferro per i locali: “Se questi ragazzi erano ubriachi – conclude – qualcuno avrà dato loro da bere nonostante fossero già più che su di giri. Chi ha trasgredito pagherà le conseguenze“.

A Grado, pur in assenza di situazioni borderline come quella di Lignano, i problemi sono altri. A raccontarlo è il sindaco, Dario Raugna: “Ricevo diverse segnalazioni in ordine al mancato utilizzo della mascherina all’aperto, soprattutto da parte dei turisti stranieri che provengono da Paesi in cui questi presidi, all’esterno, non sono obbligatori – spiega -. Polizia locale e carabinieri sono impegnati nei controlli, ma è del tutto evidente che un fenomeno così generalizzato per essere presidiato necessiterebbe di un esercito. Quando le norme sono ingovernabili il risultato è l’inottemperanza”.

Secondo Raugna, vanno presi dei provvedimenti: “L’anno scorso, durante l’estate, venne chiesto di utilizzare la mascherina limitatamente all’interno dei locali, mantenendo il distanziamento interpersonale di almeno un metro all’esterno e ciò ci consentì di affrontare la stagione estiva con ottimi risultati sotto il profilo della tenuta sanitaria. Non comprendo perché quest’anno il legislatore non abbia fatto tesoro dell’esperienza passata, vieppiù che è in corso una campagna vaccinale. Continueremo a presidiare il paese con la forza che abbiamo a disposizione – conclude -, auspicando che il legislatore emani provvedimenti applicabili e logici, in linea con l’esperienza passata”.

(Foto di copertina di Davide Vicedomini)