Dal governo indicazioni poco chiare, crescono le incertezze sulla riapertura delle scuole in Fvg

Le incognite in vista dell’inizio della scuola in Fvg.

Ancora troppe incognite sul mondo della scuola. E mentre il conto alla rovescia al suono della campanella procede inesorabile, in Fvg mancano indicazioni chiare. Queste ultime sono state richieste dalla Regione Friuli Venezia Giulia al Governo rispetto alle criticità da risolvere per assicurare la riapertura in sicurezza delle scuole, il prossimo 14 settembre.

La riunione in videoconferenza tra Stato e Regioni convocata oggi, secondo quanto riportano l’assessore Fvg all’Istruzione, Alessia Rosolen, e ai Trasporti, Graziano Pizzimenti, non ha visto alcuna novità in termini operativi e organizzativi. Anche per questo e d’intesa con gli altri delegati regionali, è stato chiesto di programmare una serie di incontri periodici con il ministero dell’Istruzione per un avvio ordinato e uniforme dell’anno scolastico.

Tra i nodi ancora da sciogliere, in Fvg come in altre parti d’Italia, c’è il problema del trasporto degli studenti. Secondo quanto riporta Pizzimenti, non sono state ancora indicate a livello nazionale soluzioni sostenibili per il trasporto pubblico locale e nemmeno per quello scolastico dedicato, “una condizione che desta forte preoccupazione vista l’imminente apertura dei plessi”. E fra i temi da risolvere, Rosolen ha evidenziato le incertezze legate alla necessità di disporre di organico aggiuntivo: si attende di conoscere la disponibilità completa di personale da ripartire nelle scuole e di capire se e in che misura saranno soddisfatti i fabbisogni evidenziati.

Ma non finisce qui. Restano anche da definire la tempistica e i criteri di distribuzione dei banchi, di cui non si conosce né l’esatta dimensione né il numero destinato al Friuli Venezia Giulia e delle mascherine di protezione per gli studenti, poiché non è stato ancora chiarito se queste ultime saranno fornite dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 o se, per la fornitura, dovranno provvedere autonomamente le Regioni.

Intanto, i 24.300 kit forniti al Friuli Venezia Giulia per l’esecuzione dei test sierologici per il Covid-19 al personale scolastico sono già stati distribuiti alle aziende sanitarie che ora provvederanno a darli in dotazione, assieme ai dispositivi di protezione individuale, ai medici di medicina generale che hanno aderito allo screening nazionale. Nello specifico l’Azienda sanitaria Friuli centrale ha una dotazione di 10.600 kit, l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina di 7.750 e l’Azienda sanitaria Friuli occidentale di 5.950 in modo da rispondere alle esigenze dei singoli territori di  riferimento. L’esecuzione degli esami in Friuli Venezia Giulia da parte dei medici di base e delle aziende sanitarie partirà quindi a breve, ma le tempistiche d’esecuzione degli esami saranno influenzate dal numero di medici aderenti all’iniziativa.

Ancora tante nubi, insomma, sul futuro della scuola. E in Fvg dirigenti scolastici, docenti e genitori attendono risposte in tempi celeri. Il tempo scorre.