Una cena medievale a Gemona per sostituire “Tempus est Jocundum”

La cena nel chiostro del Santuario di Sant’Antonio.

Com’era purtroppo prevedibile, visti gli sviluppi dell’emergenza da Covid-19, l’edizione di “Tempus est Jocundum” in programma per
quest’estate a Gemona non si potrà fare.

Nella speranza di poter riproporre nel 2021 la manifestazione nelle stesse modalità in cui si è sempre svolta, il comitato storico e il consiglio direttivo della Pro Glemona vogliono comunque offrire anche quest’anno qualcosa di speciale agli appassionati: una cena medievale, venerdì 31 luglio, in uno dei luoghi più incantevoli della città di Gemona, ovverosia il chiostro del Santuario di Sant’Antonio.

“La necessità, come si suol dire, aguzza l’ingegno – dice il presidente dell’associazione Onorino Pividori -, di conseguenza ci siamo sforzati di immaginare qualcosa di inedito da poter organizzare nel rispetto delle norme di sicurezza che come ormai ben sappiamo impongono in particolare il distanziamento tra le persone. Sarà una cena nel classico stile di “Tempus est Jocundum”, con tanto di animazioni medievali e ulteriori “chicche” che andremo a ufficializzare nei prossimi giorni tramite i nostri consueti canali social. Il chiostro del Santuario di Sant’Antonio è un luogo caro ai gemonesi e coglie perfettamente lo spirito di Tempus”.

La cena medievale si terrà, dunque, il prossimo 31 luglio, a partire dalle ore 19.30. Il menu sarà curato dallo chef Davide Patat del ristorante “Ai Celti” di Gemona.