In tempi di pandemia Cristo mette la mascherina: accade nel santuario di Gemona

Crocifisso di Cristo con mascherina nel santuario di Gemona.

Un dono particolare, in linea con i tempi che stiamo vivendo. Oggi, il santuario di Sant’Antonio a Gemona ha ricevuto un crocifisso “insolito” da parte dell’artista Renzo Bortolussi.

È la raffigurazione di Cristo con la mascherina, a sottolineare le criticità e assieme le speranze del periodo che stiamo vivendo, segnato da una pandemia che si spera possa estinguersi presto. Alla breve cerimonia di consegna hanno preso parte, oltre a Bortolussi, il Padre guardiano del Santuario, frate Giovanni Battista Ronconi, e Pia Molina, curatrice dell’appuntamento.

Renzo Bortolussi, artista italo-canadese residente a Pinzano al Tagliamento, ha realizzato un manufatto con il Cristo in bachelite, la croce in legno, la base in ceramica e il globo del virus in materiale plastico. Raffigura Gesù in Croce al tempo del Covid, ponendo la croce su un di un globo con le fattezze del nucleo del Covid evidenziando sul volto di Gesù, uomo crocifisso, la simbolica mascherina che dovrebbe proteggere dalla diffusione di questo flagello moderno.

Grazie alla perspicace e fattiva collaborazione di Iris Giacomello, presidente del comitato promotore Prg Events Green Fvg, dopo la presentazione di quest’opera artistica a frate Ronconi è stato deciso di porre il manufatto all’interno del Santuario stesso.