Un mix di ironia, emozione e riflessione sul mondo femminile andrà in scena mercoledì 5 novembre alle ore 20.45 al Teatro Sociale di Gemona del Friuli, con lo spettacolo FEMINIS PO’, interpretato da Catine, amatissima attrice friulana amata per il suo stile diretto e autentico.
L’iniziativa, a ingresso libero fino ad esaurimento posti, è promossa dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Gemona del Friuli, in collaborazione con il Comune stesso e con l’associazione Voce Donna – Centro Antiviolenza, nell’ambito delle attività di sensibilizzazione sul tema delle pari opportunità e della lotta alla violenza di genere.
Uno spettacolo che fa sorridere e pensare
FEMINIS PO’ si propone come uno spettacolo brillante ma al tempo stesso profondo, capace di raccontare con leggerezza temi importanti legati all’universo femminile. Attraverso storie quotidiane, battute pungenti e momenti di toccante verità, Catine porta in scena le donne di ieri e di oggi, con la loro forza, le loro fragilità, e quella straordinaria capacità di affrontare la vita con coraggio e ironia.
“Abbiamo voluto aprire questo mese di iniziative con uno spettacolo che unisce leggerezza e profondità,” spiega Stefania Elia, presidente della Commissione Pari Opportunità. “Attraverso il linguaggio diretto e ironico di Catine, vogliamo offrire al pubblico uno spazio di riflessione sul mondo femminile, sulle sue sfide e sulle sue conquiste. Crediamo che anche il sorriso possa essere uno strumento potente per promuovere consapevolezza e rispetto.”
Un’occasione per tutta la comunità
L’appuntamento teatrale rappresenta l’avvio di un calendario di eventi che animeranno il mese di novembre a Gemona, dedicati alla promozione della parità e alla prevenzione della violenza di genere.
“Parlare di donne non significa mai parlare solo di donne,” aggiunge Elia. “Significa parlare di comunità, di relazioni e di futuro. Ogni occasione di incontro è un modo per ricordare che la parità passa dai gesti quotidiani, dal rispetto reciproco e dalla capacità di ascoltare le differenze come una ricchezza.”




