Tre progetti innovativi per valorizzare la storia e la cultura di Gemona.
L’amministrazione Revelant guarda con determinazione e lungimiranza al proprio futuro culturale, attraverso tre progetti ambiziosi che uniscono innovazione tecnologica e tutela della memoria storica. Resi possibili dal sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e da fondi UE, che hanno visto aggiudicarsi a Gemona complessivamente 245.000 euro nell’ambito della linea contributiva PR FESR FVG 2021-2027 (Bando a2.2.1 Proc. 69 – DGR 1913/2024), questi investimenti testimoniano un approccio integrato di alto profilo, finalizzato a valorizzare il patrimonio culturale locale e i luoghi simbolo della comunità.
L’archivio e i documenti storici di Gemona sbarcheranno online.
Il primo intervento, denominato “Diversamente archivi 2.0. Percorsi nella storia di Gemona attraverso la documentazione dell’amministrazione della Giustizia e gli excerpta di monsignor Giuseppe Bini”, rappresenta la naturale evoluzione dell’ambizioso percorso di digitalizzazione del patrimonio archivistico antico già intrapreso. Si tratta di un progetto d’avanguardia che mira a valorizzare documenti di eccezionale interesse storico, rendendoli fruibili online grazie alla teca digitale che sarà messa online il prossimo autunno.
L’iniziativa consentirà di far emergere aspetti inediti della vita sociale e amministrativa del passato, arricchendo la piattaforma con soluzioni avanzate quali audio descrittivi per ipovedenti e traduzioni in inglese. Eventi tematici e il coinvolgimento di esperti archivisti e giovani professionisti digitali garantiranno una promozione efficace e inclusiva del patrimonio.
Un viaggio immersivo per il futuro Museo del Terremoto.
Il secondo progetto coinvolge Palazzo Elti, destinato a diventare il nuovo Museo del Terremoto in occasione del 50° anniversario del sisma del 1976. Attraverso tecnologie immersive di ultima generazione, il museo offrirà un percorso emotivamente coinvolgente, capace di tramandare la memoria del sisma e, al contempo, testimoniare la straordinaria resilienza della comunità friulana. Il nuovo allestimento museale avrà una forte vocazione educativa e inclusiva, con strumenti tecnologici avanzati, audioguide adattive e soluzioni multilingue per favorire la massima accessibilità. L’iniziativa intende così rafforzare il ruolo di Gemona come simbolo di rinascita e coesione sociale.
Il Castello di Gemona in realtà virtuale.
Infine, il terzo progetto prevede un significativo potenziamento della valorizzazione del Castello di Gemona, patrimonio monumentale di rilevanza regionale. Le ex carceri e la torre dell’orologio saranno dotate di tecnologie innovative quali realtà virtuale, realtà aumentata e postazioni interattive, capaci di trasformare la visita in un’esperienza immersiva e coinvolgente. Il progetto mira a creare un modello culturale integrato che unisca tradizione storica e modernità digitale, coinvolgendo attivamente la comunità locale attraverso specifiche campagne di comunicazione e formazione degli operatori.
Gemona tra memoria e innovazione.
“Questi progetti – dichiara il vicesindaco e assessore alla cultura Flavia Virilli – segnano un passaggio fondamentale per Gemona, grazie alla sinergia con la Regione Friuli Venezia Giulia e l’Unione Europea. Sono interventi che coniugano memoria e innovazione, restituendo valore al nostro patrimonio attraverso strumenti digitali accessibili e coinvolgenti. Investire nella cultura significa investire nella qualità della vita e nella coesione della nostra comunità. Uno sforzo per il quale ringrazio uffici e biblioteca della collaborazione e che conferma Gemona quale luogo di resilienza e conoscenza, in grado di guardare al futuro senza perdere il legame con le proprie radici. Siamo orgogliosi di contribuire alla costruzione di una realtà culturale moderna, inclusiva e aperta, che possa diventare modello anche oltre i confini regionali”.
“Attraverso queste iniziative – afferma il sindaco Roberto Revelant -, la nostra amministrazione intende confermare il ruolo da protagonista che Gemona si sta ritagliando nel panorama dell’innovazione culturale. Valorizzare e tramandare il nostro patrimonio storico con l’ausilio di soluzioni tecnologiche d’avanguardia significa proiettare la nostra comunità verso un futuro consapevole, dinamico e profondamente radicato nella memoria collettiva”.