Mascherine e vigilanza, Ziberna fissa le regole per il corteo “no pass” a Gorizia

L’ordinanza del sindaco di Gorizia per il corteo no Green Pass.

Come ormai noto, la manifestazione dei “no green pass” in programma domani, 13 novembre, a Gorizia è stata notevolmente ridimensionata con un percorso di appena qualche centinaio di metri e il corteo che si fermerà al Parco della Rimembranza.

Anche il sindaco di Gorizia di dice “personalmente e fortemente contrario a un’iniziativa che spacca la città – ha detto –, alimentando ulteriormente l’esasperazione della gente, già fortemente provata da quasi due anni di una pandemia che, ormai, si pensava di poter lasciare alle spalle. Non è così e le mancate vaccinazioni di una minoranza, purtroppo, stanno contribuendo a ritardare l’uscita da questo incubo. Faccio un forte appello agli organizzatori e a tutti i partecipanti alla manifestazione affinché ci sia un forte senso di responsabilità e vengano rispettate alla lettera le misure anti contagio contenute nell’ordinanza che ho firmato oggi”.

L’ordinanza.

L’ordinanza prevede il rispetto del distanziamento sociale previsto dalla legge e, dove questo non sia possibile l’uso delle mascherine. Non solo, perché è stato reso obbligatorio il servizio di controllo con almeno un addetto ogni 50 persone, che dovrà essere facilmente identificabile indossando, ad esempio, una pettorina fluorescente, gialla o arancione. I nomi degli addetti dovranno essere raccolti anticipatamente dagli organizzatori e consegnati alla questura.

“Mi dispiace comunque – insiste il sindaco – che in una situazione come quella che si sta nuovamente creando, con la zona gialla alle porte del Friuli Venezia Giulia, non ci si renda conto che queste iniziative ottengono come unico risultato la crescita di malumori verso i “no green pass” da parte della gente. E poi basta dire che il Covid 19 non esiste e che il vaccino non serve. Questi signori mettano il naso fuori dai confini italiani, nei Paesi dove, purtroppo, ci sono percentuali di vaccinati inferiori alle nostre e diano un’occhiata ai Paesi meno ricchi, dove la gente sta morendo sulla strada perché il sistema sanitario è saltato. Credo sia davvero venuto il momento di una riflessione seria da parte di queste persone perché di comportamenti irresponsabili ce ne sono stati già troppi”.

Le critiche al ministro.

Detto questo, Ziberna non lesina critiche anche al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. “Dal ministro – tuona il primo cittadino – ci aspettavamo davvero una stretta contro questo genere di manifestazioni, tenuto conto della forte ripresa dell’epidemia. Invece, la direttiva ha di fatto lasciato le cose come stavano scaricando semplicemente sul comitato provinciale per l’ordine pubblico le decisioni sulle modalità di svolgimento delle iniziative contro il green pass, ma senza fornire gli strumenti per bloccarle. Quindi- prosegue Ziberna- l’unica cosa che il comitato ha potuto fare e, di questo, ringrazio il prefetto e il questore, è di ridurre fortemente il percorso del corteo che si snoderà solo per qualche centinaio di metri e si concluderà al parco della Rimembranza senza transitare per il centro città”.