Parcheggio interrato nell’ex mercato di Gorizia, costi lievitati a 7 milioni. Si accende lo scontro

Critiche al progetto di Gorizia da parte del capogruppo Pd Rossi.

Quanto costerà alla fine quel parcheggio, se ai già 4 milioni e mezzo arrivati dalla Regione con la Legge di stabilità di fine anno, se ne aggiungo ora altri due milioni e mezzo sempre dalla Regione? A chiederselo, e a chiederlo alla giunta comunale di Gorizia, è il consigliere Pd Marco Rossi in merito ai costi di realizzazione del parcheggio interrato che il Comune vuole realizzare nell’area dell’ex mercato all’ingrosso di via Boccaccio 8.

“Sembra quasi di trovarci di fronte ad una altro caso paragonabile all’impianto di risalita al castello – denuncia Rossi –, il cui costo è quadruplicato negli anni, e non ancora concluso dopo dieci anni di lavori. Già in occasione della sessione di bilancio del Consiglio comunale, un mese fa, avevamo denunciato come il progetto approvato prevedesse, per 4 milioni e mezzo, un numero di posti auto decisamente irrisorio, appena 48, tale di fatto da non incrementare affatto i posti oggi già disponibili, anzi forse perfino riducendoli. Il costo per singolo posto auto arrivava a 93.750 euro. Una vera assurdità. Soprattutto perché il progetto era stato identificato come strategico per la città”.

Critiche anche dalla maggioranza.

Rossi, non è l’unico ad aver criticato il progetto, visto che anche un altro esponente del consiglio comunale, stavolta di maggioranza, il capogruppo azzurro Fabio Gentile, aveva già manifestato a marzo scorso forti perplessità.

“Sette milioni di euro – prosegue Rossi – rappresenterebbero una cifra rilevantissima per riqualificare con progetti specifici, che attirino investimenti e creino posti di lavoro, ampie aree pubbliche come casermette, caserma del Fante, caserma Pecorari, ex sanatorio, solo per citarne alcuni. Peccato che questa amministrazione – conclude l’esponente di minoranza – sia stata incapace di presentare progetti alternativi, magari in sinergia con gli altri enti pubblici proprietari delle aree, e si finisce così per destinare risorse ingenti semplicemente per parcheggi mentre languono le iniziative capaci di invertire il declino economico”.