Uno studio legale di Gorizia tra i primi a specializzarsi nel mondo post Covid

La scelta dello studio legale Mosetti&Compagnone.

Lo studio legale Mosetti&Compagnone, con sede a Gorizia, Udine e Trieste è stato di recente protagonista sul business magazine Forbes perché tra i primi in tutta Italia ad essersi specializzato nel mondo post Covid. Per i due titolari, Giulio Mosetti e Daniele Compagnone, non è finito qua il riconoscimento del loro impegno: sono stati menzionati anche da “Il Sole 24 Orenelle sezioni sui migliori Studi Legali dell’anno, “Studi Legali 2021” e “Studi Legali Nord 2021”.

La scelta degli avvocati.

I due avvocati hanno avuto lungimiranza e visione della vita all’interno delle aziende dopo la pandemia, in modo particolare delle dinamiche successive al primo lockdown. “Abbiamo subito capito che il mondo dopo il COVID non sarebbe stato più lo stesso e infatti ha generato strumenti che se ben utilizzati possono produrre efficienza, come lo smartworkig, i nuovi ammortizzatori sociali, il fondo nuove competenze”, afferma Compagnone che continua: “Quindi a livello nazionale gli strumenti ci sono, ma anche nelle aziende si è dovuto, e si deve, lavorare al meglio per adattare la vita di lavoro al nuovo scenario“.

Il primo periodo di pandemia è stato quello più intenso. “Il susseguirsi quasi settimanalmente dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri ci ha dato tanto lavoro: diventava complicato comprendere come le successive ordinanze andavano interpretate rispetto a quelle precedenti” spiega Mosetti. “Non ultimo poi, il famoso protocollo anticontagio per le aziende, che comprendeva il distanziamento, l’uso delle mascherine, la misurazione della febbre, l’ autocertificazione, la sanificazione. Erano nate problematiche tutte dal punto di vista logistico per la semplice entrata degli operai in azienda e questo ha richiesto grande impegno sia dei consulenti e sia per le stesse aziende”, conclude Mosetti.

Gli adempimenti previsti.

Oltre alla regolamentazione dei posti di lavoro, però, ci sono molti altri aspetti che vedono i due legali impegnati in prima fila: la questione relativa ai vaccini e lo sblocco dei licenziamenti. In merito al primo punto Mosetti spiega che “non si può obbligare un dipendente a vaccinarsi; nelle aziende, però, dovrebbe esserci un senso civico volto al bene dell’economia, alla salvaguardia delle famiglie, del futuro”. Compagnone afferma che per quanto riguarda i dati relativi ai licenziamenti, questi dovranno essere letti con attenta analisi e interpretazione, perché non può essere conferma della crisi di un’azienda in quanto esistono anche licenziamenti fisiologici: “Non bisogna usare i numeri per fare speculazione”.

La pandemia ha creato incertezze su diversi fronti, alcuni dei quali ancora oggi risultano difficili da affrontare, a maggior ragione se in parallelo la legislatura è altrettanto complessa. Ecco quindi che studi legali, come “Mosetti&Compagnone”, hanno capito l’importanza della consulenza per le aziende e hanno deciso di riorganizzare le proprie attività, scegliendo di cambiare e di guardare in prospettiva del futuro.