Pierantonio Vaccari aveva 77 anni.
Il mondo degli albergatori nel territorio lignanese viene oggi privato di una delle figure più importanti e professionali del settore: Pierantonio Vaccari. Lungimirante, resiliente, innamorato profondamente del suo lavoro e della sua famiglia, punti cardine di una vita spesa tra la struttura “Hotel Fra i Pini” della quale ne era il timoniere, e gli affetti più cari.
Era il lontano 1960 quando vennero gettati i primi mattoncini che avrebbero costruito una delle strutture più blasonate del territorio, ammodernata e ristrutturata nei primi anni ’90 grazie a Pierantonio, che ne era diventato proprietario una decina di anni prima e che aveva già acquisito esperienze e contaminazioni lavorative dalle varie località turistiche nelle quali aveva avuto occasione di lavorare e studiare, come Courmayeur e Merano.
“Una figura fondamentale nella nostra vita, un esempio di caparbietà, innovazione e forza, quando c’era un problema, lui aveva già in mente la soluzione, tant’è che spesso, ironicamente, gli dicevo che arrivava prima lui del problema” racconta il figlio Marco. “Accoglieva i clienti nel suo hotel con un tale orgoglio e una gioia nel fare questo lavoro, che il rapporto in pochissimo tempo diventava amicale” spiega Marco.
Una di quelle figure “vecchio stampo “, che amava il proprio lavoro e lo svolgeva con grande passione. Un uomo senza troppi fronzoli, dritto agli obiettivi e ai veri valori della vita, quelli radicati in profondità, proprio per questo, oltre alla vita dedicata nel suo Hotel, grande spazio era dedicato alla famiglia, il suo porto sicuro, assieme ai suoi tre figli Marco, Federico e Paola e alla moglie Adriana. Stimato e benvoluto sia da molti colleghi del mestiere, sia dai cittadini del posto, che oggi lo ricordano con grande affetto nei numerosi messaggi via social.
Tre anni fa Vaccari ha iniziato ad avere problemi di salute legati al rapido progredire di una malattia generativa invalidante, l’Alzheimer, che lo hanno portato alla debilitazione psicofisica, nonostante tutte le terapie somministrate. Domenica scorsa era stato portato all’ ospedale di Latisana per un peggioramento del quadro clinico, che sembrava però dare qualche piccolo e flebile spiraglio di ripresa, fino alla mattinata di ieri, quando poco dopo le 9.30 il cuore di Pierantonio, all’ età di 77 anni, ha smesso improvvisamente di lottare.