A Monfalcone la panchina amianto per sedersi e ricordare le vittime

Posizionata dal Comune di Monfalcone la panchina amianto.

Il colore grigio ricorda la polvere, ma anche la tristezza per tutti coloro che hanno perso la vita a causa della fibra killer. Con una cerimonia ristretta a causa della pandemia, a Monfalcone è stata inaugurata la prima panchina amianto. La seduta non poteva che essere posizionata che nella piazzetta Esposti amianto. Una scelta fatta propria del Comune, che così ha accolto la proposta dei rappresentanti del rione di Panzano che avevano lanciato l’idea in occasione del 28 aprile, giornata mondiale per le vittime dell’amianto.

“Questa – ha commentato il sindaco Anna Maria Cisint – è stata per noi un’altra giornata in cui abbiamo voluto ricordare tutti insieme la nostra sofferenza. La panchina è un invito a sederci a pensare, magari per raccontare ai nostri nipoti o parenti di chi siamo figli o per annaffiare la vicina Davidia involucrata, l’albero dei fazzoletti” arrivato da Casale Monferrato lo scorso anno, dopo che il Comune di Monfalcone è risultato vincitore del Premio EterNot”.

La panchina, affiancata da un totem su cui è riportata una riflessione del giornalista Roberto Covaz, rappresenta un altro tassello dell’impegno con cui l’amministrazione sta affrontando una tragedia che sembra non avere fine.

E ha proseguito ricordando quanto il Comune sta facendo: “Vogliamo ancora una volta esprimere la nostra vicinanza per la sofferenza continuativa che a Monfalcone questa tragedia ha provocato e provoca, con un’incidenza drammaticamente incomparabile rispetto ad altri territori. Con l’inaudita transazione della passata amministrazione comunale la responsabilità penale non potrà esser più perseguita. Ma da parte nostra continuiamo a batterci su tanti fronti”.

Tra coloro che hanno voluto essere presenti alla cerimonia, c’erano persone che hanno vissuto sulla propria pelle la tragedia dell’amianto, oltre a medici, come Fabio Vassallo, presidente della commissione regionale amianto, e Roberto Trevisan, responsabile della SSD Pneumologia, e agli assessori Luise e Volante.