Rincari dell’energia, chiesta la cassa integrazione per 751 dipendenti del Friuli

Chiesta la cassa integrazione alla Pittini di Osoppo.

Continua a crescere il costo dell’energia e sempre più aziende del Friuli sono costrette a correre ai ripari. Dopo la Eurolls che ha scelto di congelare gli investimenti, la Pittini di Osoppo ha deciso di ricorrere alla cassa integrazione per i dipendenti.

Una scelta prudenziale che riguarderà fino ad un massimo di 751 dipendenti dal 29 agosto e per le prossime 5 settimane, fino al 2 ottobre. La decisione è dovuta principalmente all’aumento delle bollette, ma anche alla situazione di incertezza generata dalle attuali tensioni geopolitiche e dalle difficoltà nelle catene di fornitura.

La cassa integrazione riguarderà tutte le sezioni, sia le linee di lavorazione a caldo sia parte di quelle a freddo. Già tra marzo e febbraio di questo anno l’azienda era ricorsa alla cassa integrazione, ma in quel caso non era stato richiesto per tutti i lavoratori ed era stata utilizzata in basse percentuali. Ora si teme che la corsa del costo di gas ed energia, unito agli altri fattori, possa aggravare la situazione.