Cugine morte sull’A28, la riforma Cartabia blocca il processo all’imprenditore alla guida

Le due cugine morirono nell’incidente sulla A28.

Speronò e uccise due cugine sulla A28, ma, per gli effetti della riforma Cartabia, i tempi del processo di appello nei confronti dell’imprenditore bulgaro Dimitre Traykov si allungano. Oggi, infatti, la seduta alla Corte d’appello di Trieste è stata aggiornata.

I fatti risalgono al 30 gennaio dello scorso anno, quando Traykov, alla guida del suo Suv, tamponò e uccise la 26enne Sara Rizzotto di Conegliano e la ventenne Jessica Fragasso di Mareno di Piave, lungo l’autostrada, nella zona di Azzano Decimo. In auto con loro, c’erano anche le figlie di Rizzotto, che si salvarono anche se rimasero gravemente ferite.

L’uomo, in primo grado, è stato condannato a 7 anni di reclusione per omicidio stradale plurimo e omissione di soccorso e si trova agli arresti domiciliari. La necessità di rinviare il processo nasce dal fatto che la riforma Cartabia prevede che, per la parte relativa al reato di lesioni gravi e gravissime, nei confronti delle bambine, ora serve la querela di parte, ossia il padre delle piccole, documento al momento assente.

L’accusa sulla base delle risultanze attuali, ha chiesto la rideterminazione della pena in 6 anni e 4 mesi di reclusione. La parte civile ha invece chiesto la conferma del giudizio di primo grado.