A Pordenonelegge il fumetto della polizia per dialogare con i giovani

A Pordenonelegge il fumetto della polizia.

A Pordenonelegge presentato il fumetto della polizia, con il preciso obiettivo di dialogare con i giovani. “L’arte del fumetto e del racconto scritto con le “nuvole” per contribuire a diffondere la cultura della legalità e della sicurezza anche tra i più giovani. Per raggiungere il pubblico più giovane è necessario utilizzare gli strumenti e la comunicazione che è più a portata di mano dei ragazzi. Per questo le iniziative e le pubblicazioni come quella del fumettista Emanuele Barison e della polizia di Stato hanno un obiettivo meritorio: portare i fenomeni legati alla criminalità alla portata dei ragazzi affinché possano conoscerli, evitarli e combatterli nei territori in cui vivono”.

E’ quanto dichiarato dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier a margine della presentazione del nuovo volume della graphic novel “Il commissario Mascherpa” della polizia di Stato in un incontro nell’ambito di ‘Pordenonelegge’, il festival del libro con gli autori.

Nell’incontro si è anche parlato di come prevenire le possibili conseguenze, in particolare su adolescenti e giovanissimi, delle cosiddette challenge, le sfide estreme che spesso sconfinano nella violenza che nascono e si diffondono nel web.

Il commissario Mascherpa.

Il commissario Mascherpa, graphic novel della polizia, nel suo quarto volume dal titolo “Onorata sanità” – firmato dallo storico disegnatore pordenonese di Diabolik e Zagor Emanuele Barison – è stato presentato al festival del libro libro alla presenza del Questore di Pordenone Luca Carocci, del capo della Squadra mobile Andrea Rosato e di Annalisa Bucchieri, direttore di Poliziamoderna, editore. L’incontro a palazzo Montereale Mantica è stato moderato dal direttore del Paff (Palazzo arti e fumetto Friuli di Pordenone) Giulio De Vita.

L’indagine del nuovo episodio tocca il tema della corruzione ‘ndranghetista nella sanità, divenuto pressante in tempi di pandemia, che affonda le radici nell’omicidio di Francesco Fortugno (il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria assassinato nel 2005) sul quale investigò il Servizio centrale operativo della Polizia e la squadra mobile della Questura di Reggio Calabria. Anche in questo nuovo episodio c’è uno sguardo sul mondo giovanile e sui pericolosi giochi di sfida, le challenge, che nascono e si diffondo sul web spesso nascondendo rischi pesanti per il pubblico degli adolescenti che possono essere suggestionati o indotti a progressivamente a compiere atti di autolesionismo o azioni pericolose.