“Le città che respirano”: a Pradamano è nato un bosco urbano con mille piante

Un bosco urbano a Pradamano.

A Pradamano, è stato creato un nuovo bosco urbano: il progetto coinvolge precisamente un’area situata tra il quartiere residenziale di Via Carducci e il fiume Torre con un’estensione complessiva di circa 5.000 mq e ha comportato la messa a dimora 1.000 nuove piante, che con il tempo daranno vita ad un polmone verde capace di potenziare la biodiversità del territorio e generare un rinnovamento ecologico dell’ecosistema locale.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto “Le città che respirano” di Nespresso in collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2, per sostenere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico italiano e intervenire in sempre più aree sul nostro territorio che necessitano di tutela e supporto nella creazione di nuovo verde, ripristino naturale e sostegno alla biodiversità. Una iniziativa che negli anni è cresciuta sempre di più implementando interventi al fianco di Legambiente, per oltre 72.000 mq di nuovo verde in 6 regioni italiane dal 2020.

Con l’introduzione di questi nuovi alberi e arbusti, si vuole infatti innestare un cambiamento positivo nel tessuto naturale della zona che possa offrire benefici di lungo termine alla comunità e all’ambiente circostante. Il nuovo bosco urbano, destinato a diventare un’oasi verde, è stato progettato per integrarsi ed estendere la fascia boscata lungo il fiume Torre. Oltre a fornire un rifugio per la microfauna della zona, l’area naturalizzata svolgerà un ruolo cruciale nella salvaguardia e nella promozione della biodiversità e agirà come barriera naturale, essenziale per il mantenimento e il rafforzamento dell’equilibrio ecologico di questi luoghi.

Le piante introdotte, grazie alla loro capacità di filtrare le emissioni nocive, avranno infatti un impatto positivo sulla qualità dell’aria e contemporaneamente contribuiranno alla regolazione del microclima, favorendo la resilienza del territorio agli eventi climatici estremi. La selezione delle specie arboree e arbustive, che include acero campestre, olmo, ontano nero, carpino bianco e frassino maggiore, è stata accuratamente studiata per rispettare le condizioni climatiche e naturalistiche della zona, garantendo così lo sviluppo di un ecosistema ricco e variegato. Si tratta quindi di un progetto che va oltre il semplice concetto di intervento ambientale e si profila come una strategia di rilancio e rinvigorimento dell’habitat locale.

L’iniziativa “Le città che respirano”, lanciata nel 2020 da Nespresso, rientra in “Mosaico Verde” la campagna nazionale per la forestazione di aree verdi, il recupero degli ecosistemi terrestri e acquatici e la rigenerazione ambientale, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente.

Alla conferenza stampa di presentazione dell’intervento di forestazione sono intervenuti Daiana Miani, Assessora all’Ambiente del Comune di Pradamano, Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana, Emilio Gottardo di Legambiente Friuli-Venezia Giulia ed Elena Piazza, Responsabile progetti di forestazione di AzzeroCO2.

“Questo progetto – ha affermato Miani -, non è solo un investimento nel futuro del nostro ambiente, ma segna anche un avanzamento decisivo verso la capacità di resilienza e adattamento del nostro territorio di fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico. La nostra amministrazione intende sostenere e valorizzare iniziative di questa natura, che fungono da catalizzatori per la diffusione di buone pratiche ambientali, sia nel settore pubblico che in quello privato, e che costituiscono esempi tangibili di adattamento al mutamento climatico.”

Quello realizzato a Pradamano è un progetto che vuole contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio e al miglioramento della qualità della vita della comunità locale. Crescendo, infatti, gli alberi andranno a creare delle zone d’ombra che, oltre ad offrire sollievo durante i mesi caldi dell’estate, mitigheranno l’effetto delle isole di calore. Questo porterà un ambiente più fresco e accogliente, che inviterà i residenti a fruire appieno degli spazi verdi rigenerati, a tutto vantaggio della socialità. Inoltre, le nuove piante andranno ad impreziosire il panorama, arricchendolo non solo in termini ambientali ma anche paesaggistici.

L’intervento qui in Friuli insieme a Legambiente e AzzeroCO2, rappresenta un importante tassello del progetto “Le città che respirano” iniziato 4 anni fa, e conferma il nostro impegno costante sul territorio italiano e verso le comunità che tutti i giorni lo abitano. Nei paesi di origine del caffè, così come fin qui in Italia, portiamo avanti la volontà di continuare a investire in attività di tutela ambientale e sostenibilità, anche a favore delle persone. Speriamo che questo progetto di riforestazione possa dare un supporto importante alla zona e alla regione, sia da un punto di vista naturalistico, che per la cittadinanza che potrà usufruirne”, ha commentato Totaro.

“Legambiente Friuli Venezia Giulia è particolarmente contenta per questa iniziativa di Nespresso assieme ad AzzeroCO2. Vi abbiamo contribuito con entusiasmo fin da subito consci del fatto che piantare alberi è un’attività sempre utile per l’ambiente ed educativa per rafforzare i legami della popolazione locale, ed in particolare dei bambini, con il proprio territorio – ha dichiarato Emilio Gottardo, Legambiente Friuli Venezia Giulia -. Speriamo che altri comuni ed altre iniziative analoghe a questa possano realizzarsi nel prossimo futuro perché la pianura friulana ha molto bisogno di alberi, di verde e di ambienti ove la natura possa ricostituirsi almeno in parte dando il suo contributo di vivibilità e bellezza”.

“In un momento storico in cui siamo chiamati a fronteggiare gli effetti sempre più tangibili dei cambiamenti climatici, il nostro impegno è incentrato sul rafforzare il tessuto verde dei territori con l’obiettivo di renderli più resilienti e promuoverne uno sviluppo sostenibile e integrato con il contesto naturale. L’intervento di forestazione realizzato a Pradamano è un esempio di questa visione. La creazione di nuovi spazi verdi rappresenta infatti un passo concreto verso un modello di sviluppo che rispetta e valorizza l’ambiente, dimostrando che tali pratiche sono non solo fattibili, ma anche estremamente vantaggiose per la promozione della biodiversità e per il benessere della comunità” ha concluso Piazza.