Castelmonte svela i suoi segreti: per il Giubileo accesso a spazi mai visti prima

Visite a spazi mai accessibili prima del santuario di Castelmonte.

L’iniziativa per il Giubileo al Santuario di Castelmonte.

Nell’anno del Giubileo della Speranza il santuario di Castelmonte spalanca ancora di più le sue porte ai pellegrini e ai turisti con l’opportunità di visitare alcuni suggestivi luoghi del complesso castellano, normalmente non accessibili, per scoprire meglio il profondo legame ultramillenario tra il santuario ed il territorio circostante.

Rimane invariata la consueta modalità di accesso libero e gratuito alla chiesa e alle vie del borgo, ma a partire da domenica 11 maggio c’è anche l’opportunità di scoprire in modo più approfondito e coinvolgente la spiritualità, la devozione e le intense vicende storiche e culturali che fin dall’epoca romana si sono dipanate attorno a questa panoramica e affascinante montagna che con i suoi 618 metri di altezza domina su Cividale, le Valli del Natisone e la pianura friulana.

Le visite speciali.

Ogni venerdì, sabato e domenica fino al mese di ottobre compreso, i visitatori singoli o in piccoli gruppi, fino a 20 persone, per la durata di 50 minuti, alle ore 10, 11 e 15 verranno accompagnati gratuitamente alla scoperta delle bellezze nascoste del borgo medioevale e del santuario. Non è obbligatoria la prenotazione, anche se è gradita telefonando al numero +39 3758171668 o scrivendo all’email info@benecija.eu. La prenotazione è invece sempre obbligatoria per i grandi gruppi (oltre 20 persone) che potranno usufruire di questa opportunità durante tutta la settimana e con orari concordati.

La “casa dello Scaccino”.

Il punto di partenza sarà l’antica “Casa dello Scaccino”, tra le due porte d’accesso al borgo medievale. Un tempo dimora del custode incaricato di accogliere i pellegrini e gestire i servizi essenziali del borgo, oggi è stata trasformata in un centro di accoglienza turistica. Qui si potranno ricevere informazioni sul santuario e su tutto il territorio circostante – in italiano, tedesco, inglese e sloveno – grazie anche alla presenza di pannelli multilingue.

La nuova funzione della Casa dello Scaccino è frutto di una collaborazione tra la comunità dei frati francescani e la DMO Turismo Benečija, braccio operativo dell’Istituto per la Cultura Slovena (ISK), incaricato dalla Regione FVG di valorizzare l’offerta turistica nelle Valli del Natisone e nei territori limitrofi.

Nella Casa dello Scaccino, oltre ad approfondire le peculiarità culturali delle Valli del Natisone, del Cividalese e di tutta la Benecia, al secondo piano ci sarà una mostra dedicata alla figura dello Scaccino e ai pellegrini che nei secoli hanno raggiunto il santuario.

Cosa si potrà visitare.

In un secondo spazio, invece, una sorta di linea del tempo aiuterà a mettere in relazione la vita del santuario con i grandi eventi storici che hanno interessato il Friuli e l’Europa, dai primi reperti romani alle due guerre mondiali. Inedito è anche l’accesso ad uno spazio dedicato alla vita della comunità francescana che da un secolo anima e regge il santuario (oggi sono 11 i frati) e alla base del campanile, dove un focus sarà dedicato alla storia della Confraternita di Santa Maria del Monte e ai “Manoscritti di Castelmonte” (“Starogorski Rokopisi”), scritti tra il 1492 e il 1498, che rappresentano una delle più antiche testimonianze scritte della lingua slovena.

Questi allestimenti saranno visibili nel giro di qualche settimana. Altri progetti, come quello di realizzare delle mostre temporanee del vasto repertorio degli ex voto donati alla Vergine di Castelmonte (quelli tradizionalmente esposti nella cripta ne costituiscono solo una piccola parte), selezionandoli per tema o per tecnica di realizzazione, richiederanno un orizzonte temporale più ampio.