Più difficile andare in vacanza in Croazia, la carta d’identità non basta: le nuove regole

Il Green pass per viaggiare in Croazia.

La Croazia è tra i Paesi adeguatisi alle nuove regole europee in materia di spostamenti all’interno dell’Unione. Dal primo al 15 luglio, per andare al mare verso Istria e Dalmazia bisognerà esibire il “Green pass europeo”.

La certificazione si può ottenere avendo effettuato un tampone negativo, dopo essere guariti dal Covid–19 o dopo essersi vaccinati. Per il Friuli Venezia Giulia si tratta però di una limitazione in più ai viaggi oltreconfine, vista la classificazione della regione come zona verde (a basso rischio epidemiologico). Fino al 30 giugno, per spostarsi in Croazia bastava il documento d’identità e non erano richieste misure di sicurezza anti-Covid.

Ci saranno comunque alcune eccezioni per chi non entrerà in possesso del Green pass europeo. Si potrà passare il confine con un tampone negativo non più vecchio di 72 ore (se PCR) o di 48 ore (se antigenico rapido); un certificato che dimostri la guarigione dal Covid; un certificato che assicuri il vaccino avvenuto (entrambe le dosi); la prova di aver ricevuto almeno una dose di Pfizer, Moderna o Sputnik (tra i 22 e i 42 giorni prima) o una dose di AstraZeneca (tra i 22 e gli 84 giorni prima).

Si potrà entrare in Croazia anche senza adempiere alcuna di queste condizioni, ma si dovrà effettuare in questo caso una quarantena di 10 giorni (che potrà essere interrotta in ogni momento tramite tampone negativo). I lavoratori transfrontalieri e stagionali, gli impiegati in campo medico o dei trasporti, i diplomatici e i giornalisti nell’esercizio della propria professione, chi ha intenzione di lasciare la Croazia entro 12 ore dall’ingresso, chi entra per motivi familiari o di lavoro potranno non esibire il Green pass ma sempre con l’impegno di lasciare il paese entro le 12 ore.