La donazione di strumentazioni per l’ospedale di San Daniele.
In un tempo in cui il sistema sanitario è chiamato a rispondere a sfide sempre più complesse, da San Daniele del Friuli arriva un segnale forte e chiaro: la comunità è ancora capace di fare rete, di costruire legami solidi e di trasformare il bisogno in responsabilità condivisa. È il messaggio emerso dalla cerimonia di consegna delle donazioni all’Ospedale di San Daniele, promossa da tre associazioni locali — Amici di Borgo Sacco, Udinese Club 33038 e Due Pistoni — che hanno fornito strumentazioni fondamentali per supportare la Struttura di Medicina e altri reparti del nosocomio.
Un gesto concreto di fiducia nel servizio sanitario pubblico, che ha visto la partecipazione di operatori sanitari, cittadini e istituzioni, e che ha spinto l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, a sottolinearne il valore umano e simbolico. “Qui c’è una comunità che fa rete, che costruisce legami veri: questo è un valore straordinario, da cui dovremmo imparare per affrontare anche le sfide più complesse del nostro sistema sanitario”, ha spiegato Riccardi.
La cerimonia di donazione.

L’incontro, svoltosi in Sala Santovito, negli spazi del nosocomio collinare, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle associazioni promotrici, operatori sanitari, amministratori locali e cittadini. Le donazioni, espressione concreta di vicinanza e fiducia nel sistema sanitario pubblico, riguardano strumentazioni a supporto della Struttura di Medicina e di altri reparti, tra cui un cauterizzatore destinato all’ambulatorio per il piede.
Riccardi ha voluto sottolineare non solo l’importanza materiale del gesto, ma anche il significato culturale e sociale dell’iniziativa: “Questa è una comunità che ha saputo trasformare il bisogno in responsabilità condivisa – ha detto -. Un esempio concreto di alleanza tra cittadini, istituzioni e professionisti. Ma è anche un monito: dobbiamo essere capaci di riorganizzare il sistema sanitario in modo più efficace, superando resistenze, semplificando, ascoltando ma anche decidendo”.
L’assessore Riccardi e i nodi del sistema sanitario.
Nel suo intervento, l’assessore Riccardi ha toccato diversi nodi strutturali del sistema sanitario, come “l’inadeguatezza di modelli organizzativi legati esclusivamente all’ospedale, la necessità di investire nella medicina territoriale e di affrontare con coraggio il tema dell’inappropriatezza nell’uso delle risorse“.
“Il nostro sistema – ha aggiunto – deve adattarsi a una società profondamente cambiata: famiglie più fragili, bisogni più cronici, un equilibrio delicato tra ospedale e territorio. Non possiamo più permetterci di rincorrere la complessità con strumenti del passato”.
Il ringraziamento finale è andato a tutte le persone e ai gruppi che, con passione e gratuità, si sono messi a disposizione della collettività: “Le risorse si posso anche trovare, ma ciò che fa la differenza è ciò che sta attorno: la rete di relazioni, la fiducia, la generosità. Questa è la vera ricchezza. E oggi San Daniele del Friuli ha dato ancora una volta una lezione di civiltà”.