Bandiere sui balconi, canzoni e messaggi: il Friuli festeggia la patria a distanza

Celebrata la ricorrenza della Fieste de Patrie dal Friûl.

Un territorio ammantato di giallo e blu. Sono i due colori della bandiera friulana, oggi più che mai sventolante in una giornata speciale. Il 3 aprile l’aquila campeggia su moltissime finestre per la Fieste de Patrie dal Friûl, un appuntamento quanto mai sentito da chi ama la piccola patria. E nonostante la pandemia da Coronavirus, che non ha consentito di festeggiare la ricorrenza nel modo usuale, la celebrazione di oggi è stata comunque sentita. Lo testimonia il collage di foto inviate all’ARLef che abbiamo messo in copertina.

LE ORIGINI.

La Fieste de Patrie dal Friûl celebra il 3 aprile 1077, data in cui a Pavia l’imperatore Enrico IV sanciva la nascita dello Stato Patriarcale Friulano. Lo Stato friulano, retto dal Patriarca, aveva proprie leggi, un proprio esercito, batteva moneta e costituì uno dei più vasti territori statuali dell’epoca. Nel 1420, dopo una lunga guerra, fu conquistato da Venezia. Lo Stato patriarcale, durato dal 1077 al 1420, non va confuso con il Patriarcato di Aquileia inteso come istituzione ecclesiastica, che durò dal 568 al 1751. La prima edizione della Festa del Friuli risale al 1977: fu ideata da don Francesco Placereani (Pre Checo) in occasione dei 900 anni e si svolse ad Aquileia. A partire dal 2002 la manifestazione ha ottenuto l’adesione delle principali istituzioni friulane. Nel 2015, con l’approvazione della L.R. nr. 6, la Regione Friuli-V. G. ha riconosciuto ufficialmente questa ricorrenza come con l’intento di valorizzare la storia di autonomia del popolo friulano. La bandiera del Friuli è la settima più antica d’Europa: essa infatti trae origine dall’antico stemma della Patria del Friuli, già in uso nel ‘200, e il cui più prezioso esemplare del 1350, appartenuto al Patriarca Bertrando è conservato nel Museo del Duomo di Udine. Secondo alcuni studiosi, infine, il Parlamento della Patria del Friuli è stato il più antico d’Europa. Fu soppresso nel 1805 da Napoleone.

IL NUOVO VIDEOCLIP DELL’ARLEF.

Incuintri al doman, questo il titolo dell’inno del Friuli eseguito dalle quattro vocalist friulane Consuelo Avoledo, Michela Franceschina, Jessica Interdonato e Giulia Polidori di ArteVoce Ensemble. Con questo nuovo video musicale l’ARLeF-Agjenzie Regionâl pe Lenghe Furlane e l’Istitût Ladin Furlan, celebrano la ricorrenza del 3 aprile, Festa del Friuli. Un videoclip di grande fascino in cui, in poco meno di 2 minuti, la Patria friulana appare in tutta la sua bellezza di natura, stagioni, città, borghi e storia, mentre le giovani cantanti di ArteVoce Ensemble fanno risuonare parole e musiche che sanno davvero emozionare. Aquileia, Cividale, Creta del Crostis, Erto, Frisanco, Gorizia, Isola delle Conchiglie e Isola di Sant’Andrea (Marano Lagunare), Palmanova, Pordenone, Ruttars, Sauris di Sopra, Udine, Venzone, Monte di Ragogna, Monte Coglians sono il piccolo compendio del Friuli che scorre nelle immagini riprese dal drone insieme alle parole di Renato Stroili Gurisatti e le musiche originali del noto compositore friulano Valter Sivilotti, riarrangiate per l’occasione dal musicista Geremy Seravalle. 

FEDRIGA E ROBERTI: “MODO PER TROVARE FORZA E SUPERARE L’EMERGENZA”.

“Quest’anno, le tante manifestazioni culturali che vengono organizzate su tutto il territorio per celebrare la Festa della Patria del Friuli dovranno essere rimandate; oggi più di ieri, dobbiamo ricordare questo anniversario per rafforzare il senso di unità, valorizzare le origini, la cultura e la storia di autonomia del popolo friulano in un momento in cui la nostra vita è sconvolta dall’epidemia. Proprio in questo tempo è quanto mai necessario riscoprire le nostre radici per trovare la forza ed essere ancora più saldi nell’affrontare l’emergenza”. È il messaggio congiunto del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e dell’assessore regionale alle Autonomie Locali, Pierpaolo Roberti, per ricordare l’anniversario odierno.

MORETUZZO: “RAGIONIAMO SUL FRIULI DI OGGI E DI DOMANI”.

“La Fieste de Patrie dal Friûl è un’importante occasione di riflessione, di conoscenza e di condivisione per ragionare del Friuli di oggi e di domani, della sua pluralità linguistica e culturale, della sua tradizione di autogoverno, della sua vocazione a mettersi in relazione con il resto dell’Europa e del mondo: un patrimonio da trasmettere ai più giovani”, ha commentato invece il capogruppo in consiglio regionale del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo.

SHAURLI: “FESTA CHE UNISCE E DA’ FORZA”

“In momenti come questo acquista ancora più importanza il valore della Festa del Friuli, simbolo di comunità e pluralità, di identità ed allo stesso tempo di libertà, apertura e ricchezza culturale. Una festa che unisce e dà forza”. Questo il commento sulla ricorrenza da parte del segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli.

A UDINE APPUNTAMENTO AL 6 GIUGNO.

“La forza delle nostre radici, che sono profonde e ben radicate nella storia del Friuli e nella Chiesa madre di Aquileia, ci aiuti anche questa volta a rinascere con il cuore e con la testa”. Così il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, ha voluto salutare la Fieste de Patrie dal Friûl 2020, una data che di certo rimarrà impressa in molte memorie. Fontanini ha ricordato come nel 1977, anno della prima edizione della festa, il Friuli fosse appena uscito dal devastante terremoto. Una tragedia dalla quale il territorio ha saputo rialzarsi. “Il 7 giugno a Udine – ha ricordato Fontanini – ospiteremo un importante evento per ricordare la nascita del Patriarcato del Friuli”.