Stop alle frane sulla collina di Coia, la svolta a Tarcento con un progetto innovativo per la sicurezza del territorio

Il progetto per ridurre il rischio delle frane a Coia.

“Epocale”. Così ha definito il sindaco di Tarcento, Mauro Steccati, il progetto di sistemazione di movimenti franosi che interessano i versanti della località Coia.

Un progetto che “risponde – ha spiegato il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, nel corso dell’incontro organizzato dal Comune di Tarcento – alla strategia della prevenzione che, insieme all’operatività costante offerta dalla Protezione civile, garantisce la miglior risposta alla messa in sicurezza del territorio a fronte dei rischi generati dalla fragilità del suolo e dalle conseguenze degli eventi atmosferici“.

L’intervento rientra nell’ambito della gestione commissariale delegata al Presidente della Regione “per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico“.

Nel dettaglio di quanto presentato dai tecnici nel corso dell’incontro, il progetto prende in considerazione la parte meridionale della collina di Coia, costituita da un terreno fragile e rischioso, prova ne sia che negli ultimi trent’anni nell’area tarcentina si sono complessivamente registrati 210 dissesti, i quali hanno previsto numerosi interventi della Protezione civile. Come è stato spiegato, l’impianto progettuale ha come priorità la sistemazione e il potenziamento del reticolo idrografico e dell’accessibilità. Una parte importante della fase antecedente all’opera sarà quella di coinvolgere i privati proprietari delle singole particelle.

Riccardi ha riconosciuto al rappresentante del Comitato frane un atteggiamento costruttivo e lealmente ispirato al dialogo e al confronto con le istituzioni. “E non è un caso infatti – ha detto il vicegovernatore – che i risultati si vedano, con questa progettazione che rappresenta un passaggio importante per la soluzione del problema”.

Il vicegovernatore ha poi ricordato la messa a bilancio di 15 milioni di euro per gli interventi di Protezione civile, la ricognizione dei punti critici del territorio regionale inviata allo Stato per un stanziamento di risorse anche a livello europeo e la continuazione del Piano di opere per le aree montane colpite dalla tempesta Vaia con la previsione di ulteriori 100 milioni.