Tarvisio prepara il suo piano di rilancio, 20 misure per ripartire dopo il coronavirus

Il piano di rilancio di Tarvisio.

Dagli sgravi per le attività economiche alla riqualificazione degli immobili industriali di Fusine, dove ha sede la Weissenfels. Dalla creazione di una scuola alberghiera all’incremento dei parcheggi in ottica turistica. Sono soltanto alcuni dei punti compresi nel “Manifesto Rilancia Tarvisio”, il documento preparato dall’amministrazione comunale per far ripartire il territorio quando l’emergenza coronavirus sarà alle spalle.

In tutto, 20 misure con interventi di stampo non soltanto economico, ma anche sociale e turistico, con un occhio particolare per la sostenibilità. Tra i punti del piano, pure la nascita di una zona artigianale nell’ex autoporto di Coccau (il Comune chiederà ad Autovie Venete, proprietaria del sito, di acquisire l’area a titolo non oneroso) e quella di una Zona economica speciale, come già richiesto anche a Trieste e Gorizia. Qui, “sarà data – argomenta il sindaco, Renzo Zanette – particolare attenzione ai costi vivi delle utenze non domestiche (acqua, luce, gas, rifiuti) che incidono in maniera particolare sui bilanci delle imprese, soprattutto in area montana”. L’obiettivo è aumentare la competitività del territorio, colmando il gap dei costi con le vicine Austria e Slovenia.

Gli altri progetti riguardano investimenti pubblici e privati, il recupero di immobili demaniali (per esempio le ex caserme e la colonia ex Gil), la riqualificazione urbana, i progetti legati al Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile Pisus. E ancora, le attività di promozione e animazione, i grandi eventi, il turismo sportivo e religioso, il potenziamento della ciclovia Alpe Adria, miglioramento della viabilità, il progetto “Biodistretto” e la messa in sicurezza del territorio.

Il Manifesto sarà sottoposto al consiglio comunale, per miglioramenti e integrazioni, così come alle categorie economiche. È possibile richiedere una copia del documento scrivendo a sindaco@com-tarvisio.regione.fvg.it. “Le nostre proposte vogliono essere un contributo atto a favorire lo sviluppo economico della città, per trasmettere nuova fiducia e serenità per un futuro migliore agli operatori che in questo momento storico non vedono una via d’uscita da questa crisi – conclude il sindaco Zanette -. Solo uniti potremo uscire da questa difficile situazione, con il contributo e il sostegno di tutti”.