Tarvisio piange Krcivoj, l’imprenditore gentiluomo parte della storia locale

La morte di Emmerich Krcivoj a Tarvisio.

Un vero gentiluomo, ma anche un imprenditore capace e sempre pronto a esplorare nuovi orizzonti. Tarvisio piange Emmerich Krcivoj, deceduto ieri nell’ospedale di Tolmezzo all’età di 82 anni.

Nato a Tarvisio e legato a famiglie di imprenditori tarvisiani – il nonno costruì e visse nella nota Villa Josephine, oggi “casa Candoni” -, Krcivoj ha cominciato la sua carriera assieme al fratello Bruno, proponendosi come commerciante di bestiame. Loro era anche la macelleria in via IV novembre, attiva ancora oggi, e insieme hanno gestito l’azienda agricola della fattoria del Priesnig.

Ma Emmerich è anche un uomo lungimirante, che ha scelto di andare oltre i confini della terra natia. A metà degli anni ’80 si è trasferito a Sirmione, in Lombardia, diventando proprietario dei negozi a marchio Emporio Armani di Brescia e Bergamo, oltre che di tre boutique. Poi ha fatto rientro a Tarvisio, dove ha sempre mantenuto la residenza.

Non soltanto. Krcivoj è stato anche fondatore della Cassa rurale assieme al compianto Carlo Emanuele Melzi, oltre che consigliere dello stesso istituto di credito. È stato, inoltre, presidente della Tarvisio Spa di fine anni ’70, società che ha costruito diversi edifici a Tarvisio.

Lo sport era una delle sue passioni. Dirigente per conto dell’A.C. Tarvisio, nel calcio, e nello Sci Cai Monte Lussari, era un grande appassionato di tennis. Oltre che presidente del club tarvisiano, ha giocato fino a 80 anni: molti quelli che volevano palleggiare con lui, apprezzandone non soltanto la regolarità di gioco, ma anche la simpatia e le qualità umane. Spesso lo si vedeva transitare vicino ai campi in compagnia dei suoi amati cani.

Krcivoj lascia la moglie Carla e il figlio Stefano. I funerali saranno celebrati giovedì 24 dicembre alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Tarvisio. Domani, alle 18.30, sarà recitato un rosario in sua memoria. Oggi, sono molti quello che lo piangono e lo ricordano come persona gentile e disponibile, un galantuomo d’altri tempi.