Il lockdown non ferma i passeur, intercettati migranti diretti a Udine

I controlli al confine con la Slovenia.

L’altopiano Carsico, nonostante il proclamato “lockdown” in Slovenia, continua ad essere utilizzato dai trafficanti di esseri umani per il trasporto in Italia di gruppi di migranti provenienti dalla Rotta balcanica. Negli ultimi giorni vi sono stati due ulteriori episodi di coppie di passeur arrestati, in ingresso dalla Slovenia. Nel primo, alle prime ore dell’alba, la polizia di frontiera di Trieste in collaborazione con una volante del Commissariato di Muggia, intercettava a San Dorligo della Valle, vicino alla zona di confine italo-slovena, un’autovettura che procedeva in direzione Trieste, a velocità sostenuta.

Bloccata, all’interno dell’abitacolo e del bagagliaio c’erano stipati sei migranti (di cui 5 etnia pakistana e 1 afghana). Alla guida della autovettura, venivano identificati due cittadini pakistani, entrambi privi di patente di guida, che quali “passeur” venivano tratti arresto per reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. A seguito degli accertamenti esperiti si appurava che i trafficanti stavano tentando di condurre il gruppo dei migranti nelle vicinanze di Udine.

Inoltre, dopo un inseguimento transfrontaliero della polizia slovena, veniva intercettato, nei pressi del valico confinario italo-sloveno di Ospo-Noghere da personale della polizia di frontiera e del Commissariato di Muggia un furgone con all’interno stipati 17 migranti irregolari di etnia pakistana. Alla guida del furgone venivano identificati due cittadini bielorussi, che quali “passeur” venivano tratti in arresto per reato di favoreggiamtno all’immigrazione clandestina. Le successive attività di indagine sono coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste.