Le reazioni dopo l’accoltellamento in Piazza San Giacomo a Udine.
Udine si è risvegliata sconvolta dall’ennesimo episodio di violenza in pieno centro: un trentenne è stato aggredito e accoltellato alla schiena da un gruppo di sei persone dopo essere intervenuto per difendere una ragazza (a quanto sembra, la sua fidanzata) che era stata importunata. L’aggressione è avvenuta ieri sera attorno alle 21 in piazza Matteotti e ha immediatamente riacceso il dibattito politico e istituzionale sulla sicurezza urbana.
Le dichiarazioni di Salvini e De Toni
“La Germania prepara il più grande esercito d’Europa e i francesi inviano militari in Ucraina, io preferisco mandarli in piazza a Udine. L’ennesimo accoltellamento per mano di stranieri non si può tollerare. Noi la guerra ce l’abbiamo in casa”, ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, in città per l’inaugurazione della nuova sede della Lega.
Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha annunciato che la vittima riceverà un riconoscimento per il coraggio dimostrato. “Purtroppo siamo di fronte a un nuovo caso di violenza – ha spiegato De Toni –. L’atto eroico del nostro concittadino merita attenzione e riconoscimento. Stiamo mettendo in campo tutte le misure possibili sul fronte della sicurezza, ma non basta mai”. Il sindaco ha inoltre fatto sapere che sono in corso le analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza per ricostruire l’accaduto.
“L’episodio ci lascia ancora una volta amareggiati – ha continuato il primo cittadino -: come abbiamo ribadito ieri, durante il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza in Prefettura, Udine ha bisogno di piazze a parchi dove cittadini e famiglie possano sentirsi sicuri. Condanniamo duramente questo nuovo avvenimento: non ci deve essere spazio per i violenti“.
“Da parte nostra stiamo garantendo tutta la collaborazione possibile, sicuri che il Prefetto insieme al nuovo Questore possa assicurare indagini veloci e soprattutto faccia monitorare dalle forze dell’ordine le situazioni più rischiose, dove c’è bisogno di avvertire la loro presenza. Tornando all’episodio specifico, sottolineo che siamo in costante contatto con le istituzioni per capire i contorni della vicenda, i quali non risultano del tutto chiariti. Attendiamo l’esito delle indagini e abbiamo fiducia che i responsabili verranno individuati a breve”.
Le reazioni politiche
Elia Miani, consigliere regionale FVG, ha commentato: “Dispiace dover registrare un ennesimo episodio di violenza. La vittima non è in gravi condizioni, ma il centro della città non può diventare teatro di liti e aggressioni. Serve espellere immediatamente chi delinque”.
Anche Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, ha duramente criticato l’accaduto: “Questi aggressori, armati e in branco, devono essere trasferiti in strutture sicure, lontane dai centri abitati. Occorrono presidi stabili delle forze dell’ordine, videosorveglianza attiva e Daspo urbano per chi disturba la sicurezza cittadina. Lo Stato deve garantire sicurezza senza scaricare la responsabilità sui Comuni”.
Francesca Laudicina, capogruppo Lega in consiglio comunale a Udine, ha definito l’amministrazione De Toni “inadeguata” nella gestione della sicurezza, citando scioperi della Polizia locale e degrado urbano come segnali di fallimento politico.
Dal centrosinistra, Iacopo Cainero, capogruppo Pd del consiglio udinese, ha espresso vicinanza alle vittime e ha sottolineato la necessità di un coordinamento tra Comune e Questura: “Condanniamo l’aggressione e auspichiamo che i responsabili vengano catturati. Il livello di guardia deve restare alto, evitando strumentalizzazioni politiche. Questi fenomeni colpiscono tutte le città, anche quelle guidate dalla destra come Trieste”.
Attivato il ministro Piantedosi.
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, l’europarlamentare Alessandro Ciriani e il deputato Emanuele Loperfido hanno sensibilizzato il ministro dell’Interno Piantedosi e la sottosegretaria Wanda Ferro per attivare tutte le istituzioni nella tutela della sicurezza pubblica. “Casi come l’accoltellamento in pieno centro, il consumo di droga e i bivacchi nei parchi impongono una risposta rapida e coordinata – hanno affermato –. Tutti devono fare la propria parte, Prefettura, forze dell’ordine e Comune di Udine compresi”.