L’accoltellamento in via Roma a Udine il 22 giugno 2024.
È comparso ieri davanti al giudice dell’udienza preliminare il 36enne residente a Udine accusato di aver accoltellato un uomo di origine venezuelana la sera del 22 giugno 2024, fuori da un locale di via Roma, nel quartiere di Borgo Stazione. L’episodio, avvenuto nella stessa sera dell’aggressione a Tominaga, era nato da una lite tra i due, sfociata rapidamente in una colluttazione.
Secondo la ricostruzione della Procura, l’imputato avrebbe estratto un coltello con lama di circa 20 centimetri colpendo il rivale al braccio sinistro e alla scapola, facendolo poi cadere a terra. La vittima riportò una frattura all’omero e un indebolimento permanente della mano, con una prognosi non inferiore a 40 giorni. All’origine dell’aggressione ci sarebbe stata una precedente discussione legata a motivi sentimentali.
La difesa ha sostenuto che il 36enne portasse con sé il coltello per timore, dopo un precedente pestaggio subito, e che la ferita più grave fosse stata causata dalla caduta, non da un fendente. Il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 3 anni, 7 mesi e 20 giorni di reclusione. L’imputato resta al momento sottoposto all’obbligo di dimora in città con permanenza domiciliare nelle ore notturne. La sentenza è attesa per metà novembre.




