Il Friuli piange Gianni Marchiol.
È scomparso a 86 anni Gianni Marchiol, udinese, soprannominato “Cassele” per la sua lunga attività al mercato ortofrutticolo della Zau, ma per molti soprattutto una leggenda dell’automobilismo friulano. Dopo più di mezzo secolo trascorso tra rally, cronoscalate e gare in pista, Marchiol lascia un vuoto profondo nel mondo sportivo della regione.
Dalle prime corse al successo
Classe 1939, Marchiol iniziò la sua carriera sportiva nel calcio, esordendo come portiere nei dilettanti della Sangiorgina e approdando poi in Serie C con il Vittorio Veneto. Successivamente giocò al Legnano prima di tornare in Friuli per gestire l’azienda di famiglia di imballaggi per frutta. Dopo aver abbandonato il calcio professionistico, però, è diventato allenatore: per decenni è stato il mister della squadra di don Larice, aiutando con generosità i ragazzi più fragili.
La passione per l’automobilismo nacque quasi per caso: trasportando un camion in officina, si propose per partecipare alla Cividale-Castelmonte, in cui esordì nel 1966. Da lì prese il via una carriera straordinaria: partecipò a cronoscalate, rally e competizioni in pista conquistando anche il titolo italiano su pista nel 1982.
La sua ultima gara fu nel 2018, di nuovo in quella Cividale-Castelmonte che lo aveva visto debuttare e che decenni dopo lo vide chiudere la sua lunga carriera. A dare notizia della sua scomparsa, è stato lo stesso figlio Marco, con un post sui social. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati dagli appassionati di rally di diverse parti d’Italia.




